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    Ovazione e già rimpianto a New York per Mario Draghi

    Ancora non è andato via, ma già manca a livello internazionale. Fra poco Mario Draghi lascerà Palazzo Chigi e intanto il presidente del consiglio ha ricevuto a New York il premio di statista dell’anno, World Statesman, dal rabbino Arthur Schneier, presidente e fondatore della fondazione. Tutto questo in occasione della 57ma edizione dell’Annual Awards Dinner della ‘Appeal of Conscience Foundation’ per la sua “lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale”, come ha spiegato Schneier. «Non è soltanto dotato di saggezza nel cuore, ma è anche un grande difensore non solo del suo paese ma anche dell’Unione Europea, delle sue relazioni con gli Stati Uniti e dell’umanità. Ci aspettiamo con ansia che rimanga un fattore di quella stabilità di cui l’Italia ha bisogno», le parole del rabbino. E qui Mario Draghi non ha potuto trattenere una piccola risata, forse ironica dato le imminenti elezioni. 

    Il premier italiano ha parlato di pace. “Nonostante la cupezza dei tempi in cui viviamo, rimango ottimista sul futuro. L’eroismo dell’Ucraina, del Presidente Zelensky e del suo popolo è un potente promemoria di ciò che rappresentiamo e di ciò che rischiamo di perdere”. Poi un messaggio per il rabbino Schneider. “Il ruolo dei leader religiosi è essenziale: con tutte le vostre differenze, voi sostenete la pace, la solidarietà, la dignità umana”. Non è mancato un riferimento alla recente visita in Israele. “Come mi è stato ricordato a Yad Vashem, l’indifferenza è il peggior nemico dell’umanità. Parlare non è solo un obbligo morale, è un dovere civico. A coloro che chiedono silenzio, sottomissione e obbedienza dobbiamo opporre il potere delle parole e, se necessario, dei fatti. Oggi il mondo ha bisogno di coraggio e chiarezza, ma anche di speranza e amore”.

    Congratulazioni anche dall’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger. “La sua capacità analitica, il coraggio e la visione ci dicono che continuerà a essere con noi ancora per molto tempo”. Un messaggio è arrivato anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “Draghi è stato una voce potente nella promozione della tolleranza e della giustizia, lo ringrazio per la sua leadership – scrive Biden nella nota inviata all’evento sottolineando che il presidente italiano  – ha ricevuto il premio per il suo lavoro per fare avanzare i diritti umani nel mondo”.

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