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    ITALIA

    “Noi rifiutati dall’Hotel. Mai pensato potesse accadere in Italia”. L’intervista

    Shalom ha intervistato Eden, la turista che insieme al marito è stata respinta da un albergatore che ha ritenuto i due israeliani responsabili di “genocidio”

    Dopo la bufera sul rifiuto dell’albergatore di Selva di Cadore, in provincia di Belluno, di ospitare alcuni turisti israeliani in quanto “responsabili di genocidio”, abbiamo intervistato Eden, vittima insieme al marito della discriminazione da parte dell’hotel.

    Puoi dirci cosa è successo esattamente?

    Io e il mio compagno abbiamo prenotato questo hotel da booking. Nel momento in cui abbiamo visto il messaggio siamo rimasti scioccati, eravamo davvero arrabbiati. Non ci aspettavamo che una cosa del genere potesse accadere in Italia. Abbiamo cancellato immediatamente la prenotazione e cercato un altro posto che ci ospitasse.

    Qual è stata la sua reazione quando ha letto il messaggio su Booking? Cosa hai pensato?

    Il messaggio ci ha ferito, l’orrenda e irrealistica accusa di “genocidio” ha provocato sentimenti difficili da definire. Ci siamo anche chiesti se qualcosa di simile ci sarebbe successo durante il viaggio. Abbiamo anche temuto atti di violenza fisica, come accaduto nei Paesi Bassi.

    Avevate mai sperimentato una cosa simile? Cosa pensa bisognerebbe fare in futuro per evitare che incidenti del genere si ripetano?

    Non abbiamo mai sperimentato una cosa del genere, avvenuta poi in maniera così diretta. Ho avuto modo di sperimentare qualche espressione di disgusto da parte di persone a cui non piaceva il fatto che fossimo israeliani, ma mai qualcosa di così diretto. Penso che qualsiasi atto di antisemitismo, discriminazione o razzismo di qualsiasi tipo debba essere condannato e che i responsabili di questi gesti debbano essere puniti e subire le conseguenze. In questo modo si spera di scoraggiare altri. Inoltre, credo che i media debbano dare risalto anche alla parte israeliana. Parlare dell’orribile massacro del 7 ottobre, degli ostaggi, degli attacchi missilistici senza sosta e delle persone che perdono la vita ogni giorno a causa dell’orribile guerra che ci è stata imposta. Tuttavia, non abbiamo perso l’amore per l’Italia. Abbiamo apprezzato il nostro viaggio in tutto. Abbiamo potuto ammirare gli incredibili panorami delle dolomiti, incontrare italiani calorosi e gentili e sperimentare la cultura italiana.

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