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    NAPOLI: VERRANO INSTALLATE PIETRE INCIAMPO. COMUNITÀ EBRAICA: “DISERTIAMO CERIMONIA, MAI CON ASSESSORE DE MAJO”

    Verranno installate anche a Napoli le Stolpersteine, le pietre di inciampo dedicate alla memoria delle vittime della Shoah. Martedì 7 gennaio alle 9.30 l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora de Majo, i proponenti Alfredo Cafasso Vitale e Nico Pirozzi con l’artista Gunther Demnig installeranno a piazza della Borsa, all’altezza del civico 33, le pietre d’inciampo dedicate alla memoria di Amedeo Procaccia, Iole Benedetti, Aldo Procaccia, Milena Modigliani, Paolo Procaccia, Loris Pacifici, Elda Procaccia, Luciana Pacifici e Sergio Oreste Molco, tutti membri della comunità ebraica di Napoli costretti ad abbandonare le proprie case al momento della promulgazione delle leggi razziali per cercare rifugio altrove, tutti arrestati e deportati ad Auschwitz, dove furono uccisi.

    Ma alla cerimonia non sarà presente nessun rappresentante della Comunità ebraica partenopea in polemica con la presenza del neo assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora de Majo, “nota per il suo attivismo anti israeliano” e che “ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi per quegli ebrei che, sia a Napoli che in tutta la diaspora e in Israele, sono stati testimoni del più grande progetto di genocidio che mente umana abbia mai concepito”. E’ quanto si legge in una lettera della Comunità ebraica di Napoli pubblicata dal quotidiano “Il Mattino”. I “giudizi” ai quali la Comunità ebraica napoletana fa riferimento sono quelli contenuti in un post di de Majo datato 2015 nel quale esprimeva forti critiche nei confronti di Israele. “Ricordare le vittime della più infame pagina della storia è un gesto nobile – scrive la Comunità ebraica di Napoli – la recente nomina ad assessore alla Cultura della signora Eleonora de Majo, nota per il suo attivismo antisraeliano, ci induce però a ripensare la nostra partecipazione all’iniziativa. Senza scomodare la senatrice Liliana Segre e la sua lezione di stile tenuta in occasione dell’inopportuna e strumentale offerta di cittadinanza onoraria fatta dal Comune di Napoli, ci piace ribadire che ci sono cose che passano e altre che restano, soprattutto nella memoria immateriale della città. Appare quantomeno paradossale che ci sia qualcuno a ricordare gli ebreimorti per poi disprezzare quelli vivi, come ahinoi, abbiamo troppo spesso visto e ascoltato. E non ci si dica, ancora una volta, che antisionismo e antisemitismo sono cose diverse tra loro. No, antisionismo e antisemitismo sono le due facce di un’identica medaglia, come ha più volte ricordato l’International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra)”.  La Comunità ebraica di Napoli fa sapere che diserterà “non solo la cerimonia del 7 gennaio, ma anche tutte quelle che vedranno la presenza della signora Eleonora de Majo. La Comunità ebraica di Napoli ricorderà Luciana e Loris Pacifici, Milena Modigliani, Iole Benedetti, Oreste Sergio Molco, Amedeo, Aldo, Elda e Paolo Procaccia il prossimo 30 gennaio, alle ore 10 a piazza Bovio e alle 11 in via Luciana Pacifici, in occasione del 66esimo anniversario della loro deportazione ad Auschwitz. Lo farà assieme ai tantissimi napoletani che rifiutano la facile retorica e con essa tutte le forme di strumentalizzazione, convinti che rispettare gli ebrei vivi e le loro istituzioni sia il modo migliore per ricordare quelli risucchiati nel vortice della Shoah“, conclude la lettera. 

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