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    ITALIA

    Milano: Memoriale della Shoah, 300mila studenti in 10 anni

    Sono più di 300mila gli studenti che, a 10 anni dalla sua apertura, hanno visitato il Memoriale della Shoah a Milano, teatro di una delle più grandi tragedie della storia. Un obiettivo straordinario che ha superato ogni aspettativa. Quando è stato inaugurato nel 2013, il Memoriale era in fase di realizzazione, con solo il Binario 21, dal quale partirono migliaia di ebrei verso Auschwitz, e la scritta “indifferenza”, fortemente voluta dalla Senatrice a vita Liliana Segre, anche lei da qui deportata a soli 13 anni. Nove anni dopo, il progetto dello Studio di architettura Morpurgo de Curtis è stato definitivamente concluso con l’inaugurazione della Biblioteca e la sede del Cdec, il Centro di Documentazione ebraica contemporanea.
    “Che il Memoriale sia stato visitato da così tanti studenti è un’ottima notizia, ed è quello che speravamo fin dai primi incontri, quando abbiamo dovuto insistere che un luogo così fosse non solo utile, ma necessario; e non sempre è stato facile. – ha affermato la Senatrice Segre – La scritta “indifferenza” che ho fortemente voluto fosse all’ingresso viene così scalfita un po’ ogni giorno, ma non credo sarà mai “abbattuta”, se a fare da contraltare rimangono forti ignoranza, odio, pregiudizio. Visitare i luoghi delle nostre città che sono testimonianza fisica dell’odio nazifascista e antisemita è un passo importantissimo – dobbiamo però poi proseguire in questo cammino, andando alla radice del linguaggio e pensiero d’odio”.
    “Oggi abbiamo superato i 300.000 studenti in visita. 300.000 persone che hanno avuto modo di conoscere, approfondire, farsi testimoni di questa storia – ha detto Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano – A renderci ancora più ottimisti non è solo la soddisfazione in sé, ma il fatto che negli ultimi due anni scolastici ci siamo consolidati su oltre 60.000 studenti in visita per anno, e le proiezioni per il 2024-2025 confermano questo numero, segnale di un corpo docenti che riconosce il valore educativo della visita al Memoriale. Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro programma di proposte didattiche, e proseguiamo in questa direzione con determinazione.”
    “Il Memoriale in questi anni è divenuto non solo un luogo di Memoria storica ma soprattutto di confronto con le problematiche attuali. – ha commentato Milena Santerini, Vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah – Attraverso le visite guidate, i laboratori, i convegni, le iniziative culturali, la formazione degli insegnanti e delle scuole vogliamo non solo capire i meccanismi di potere e di disumanizzazione che hanno prodotto la Shoah, ma contrastarli nei loro esiti contemporanei. Anche per questo abbiamo incrementato i moduli didattici da proporre alle scuole: c’è la visita guidata, che è il primo impatto con il luogo e la sua storia, ma ora gli studenti possono usufruire anche di laboratori in cui approfondire questi temi. Oltre ovviamente a Mem-Out, che ci permette di raggiungere chi per motivi economici o di praticità non può venire in visita, programma con il quale abbiamo già raggiunto oltre 5.000 studenti direttamente nelle loro classi”.

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