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    ITALIA

    La bandiera palestinese su Palazzo Comunale a Bologna: l’indignazione dell’ebraismo italiano

    “Divisione, questo l’unico risultato che può ottenere la scelta del sindaco Lepore ad esporre la bandiera palestinese su Palazzo Comunale”. Così esordisce la Comunità Ebraica di Bologna, che risponde al gesto compiuto dal primo cittadino che ha appeso sul balcone del palazzo del Comune una bandiera palestinese.

    “Come sindaco di un Comune storicamente schierato per la Pace, la non violenza e la salvaguardia dei diritti umani” ha affermato ieri il sindaco Matteo Lepore “Per questo esporremo a Palazzo D’Accursio, accanto allo striscione per il cessate il fuoco, la bandiera della Palestina.
    Prendiamo parte in favore delle vittime e dei diritti umani, ancora una volta quindi. Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio”.

    Immediata la risposta della Comunità Ebraica di Bologna, che ha pubblicato un comunicato stampa per commentare il gesto compiuto da Lepore. “Il sindaco Lepore parla di dialogo, ma il dialogo va promosso escludendo azioni faziose e preconcetti” continua la nota. “Servirsi del bene pubblico per promuovere la causa palestinese nel presente conflitto a Gaza, in un contesto di crescente violenza e manifestazioni sempre più di carattere squadrista è un gesto non di pace” sottolinea la Comunità.

    Un’indignazione che è arrivata anche dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, che ha commentato l’accaduto in un’intervista al Messaggero. “Quella bandiera non rappresenta i diritti umani violati ma si identifica con il popolo cui appartiene. Se mi sta chiedendo se vederla in un luogo istituzionale ci fa sentire più abbandonati da questa istituzione, la risposta è sì, certo” ha risposto la presidente, che ha ribadito che “per far la pace ci vogliono due soggetti. Dunque due bandiere. I diritti umani calpestati, nel momento in cui ci sono ancora gli ostaggi ebrei nelle mani di Hamas dopo le stragi del 7 ottobre, riguardano anche gli israeliani e anche gli ebrei italiani”. “Una visione così unilaterale da un’istituzione italiana non me la sarei aspettata. – ha aggiunto – Vuol dire dare ragione agli uni, i palestinesi, e non agli altri. Così rafforza quella scia di incitamento a odiare ‘gli altri’”.

    “A quanto pare, il sindaco di Bologna ha dei problemi con la bandiera israeliana. – ha scritto l’ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, in un post su X – Si è già rifiutato di esporla dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre, quando molte città italiane hanno espresso solidarietà alle vittime israeliane”. “Chi parla di pace, ma espone solo la bandiera palestinese e rifiuta di esporre quella israeliana, commette un errore. – continua – La bandiera di Israele non rappresenta un determinato governo, ma una nazione. Il rifiuto di esporla significa volere una ‘pace senza Israele’. Non è certo questo il modo di sostenere la vera pace”.

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