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    Italia-Israele: rapporti eccellenti. L’ambasciatore Sachs fa il bilancio a pochi giorni fine suo mandato

    Italia e Israele. Un rapporto connotato da “forte amicizia” e rapporti economici e commerciali sempre più stretti. E’ positivo il bilancio tracciato da Ofer Sachs, ambasciatore d’Israelea Roma che, a pochi giorni dalla conclusione del suo incarico dopo tre anni in Italia, ha tracciato – in un incontro organizzato dallo Studio Tonucci e Partners – un primo bilancio della sua esperienza. Non senza rimarcare la necessità di risolvere due problemi di comune interesse: i rischi connessi all’Iran e l’invito a un ripensamento sul gasdotto internazionale East Med, un progetto da 7 miliardi di dollari che coinvolge anche Grecia e Cipro, che doveva essere firmato lo scorso marzo, e che l’Italia ha fatto slittare. “Parliamo dei miei tre anni in Italia. Le cose che ci sono oggi – ha affermato Sachs – sono definitamente migliori di quelle di 3-5 anni fa in ogni settore misurabile: dal turismo, che va assolutamente meglio, al commercio, che nel 2017-2018 è cresciuto del 14% e che prevediamo abbia lo stesso andamento anche quest’anno. La maggior parte del commercio viene da italiani che vendono merci o servizi in Israelequindi invito tutti ad acquistare merci israeliane”. Sachs parla di un “cambio di mentalità”, in atto nei rapporti economici tra i due Paesi che negli ultimi 6 mesi ha visto 4-5 realtà italiane “molto significative” che sono venute in Israeleper esaminare possibilità di cooperazione. Se a livello economico la cooperazione sta fiorendo a livello politico ci sono delle “sfide da superare”. Sachs ha ricordato che a luglio era programmato un incontro bilaterale tra Italia e Israeleche poi è stato cancellato a causa della crisi politica in Israele, con lo scioglimento anticipato del Parlamento a pochi giorni dalle elezioni del 9 aprile, e con la fissazione di elezioni politiche anticipate per il 17 settembre: uno scenario senza precedenti nella storia del Paese. “Un problema che volevamo sollevare a voce alta in quella sede – ha detto l’ambasciatore – è quello dell’Iran. Iran resterà una maggiore preoccupazione per la regione e per Israele. In questo senso anche se penso che anche se c’è stato un dialogo molto intimo tra Israelee l’Italia non riusciamo sempre a trasmettere il messaggio sull’elevato rischio nel non mettere in atto un’azione molto forte contro l’Iran per il suo finanziamento al terrorismoo per le interferenze nella regione: Libano, Siria Yemen e oltre”. “Il secondo problema sul quale vorremmo vedere un cambiamento conl’Italia – ha detto – è il settore energetico. Negli ultimi 3 anni abbiamo lavorato mano nella mano con i governi di Cipro, Grecia e Italia, e ovviamente con Bruxelles, per far muovere progetti infrastrutturali molto ambiziosi tra il bacino orientale mediterraneo verso l’Europa meridionale e verso Israeleattraverso Cipro. E’ un progetto ampio che consentirà non solo di portare più energia verso le nostre complicate regioni ma anche di diversificare un pò le fonti d’energia. Negli ultimi due giorni ho avuto un paio di discussioni e la mia raccomandazione al governo israelianoè stata quella di andare avanti anche se non possiamo ottenere il consenso per ora. Speriamo che sia uno stop solo temporaneo. E penso che l’Italia dovrebbe essere uno degli attori principali in questo progetto regionale super importante”. In precedenza ad aprire i lavori era stato l’avvocato Alessandro Varrenti, Head of international operations di Tonucci&Partners, che ha ringraziato l’Ambasciatore d’Israeleper la sua presenza introducendo i temi dell’incontro. Le ottime relazioni diplomatiche e la proficua cooperazione tra Italia e Israelesono state al centro dell’intervento dell’avvocato Barbara Pontecorvo, partner dello Studio Legale, che ha precisato come parte del merito di questo risultato sia da attribuire anche all’Ambasciatore Sachs. “Per diffondere l’immagine dello Stato d’Israelein Europa – ha sottolineato Pontecorvo – l’Ambasciatore ha puntato ad una strategia comunicativa efficace. Sachs si è concentrato sullo sviluppo di solide relazioni tra i due Paesi, non solo a livello diplomatico, ma soprattutto sul piano della cooperazione commerciale facendo leva sui due settori strategici della cultura e dell’università”. L’avvocato Pontecorvo ha poi ricordato come lo Studio Tonucci abbia già organizzato in passato due missioni in Israelecon l’obiettivo di incrementare rapporti commerciali tra aziende italiane ed israeliane, con particolare focus nei settori delle infrastrutture e dei trasporti, e che una prossima delegazione, organizzata in collaborazione con ICE (Istituto per il Commercio Estero), sarà in Israele a metà settembre per scoprire il mondo della Startup Nation israeliana”. “Penso – ha concluso Sachs – che non avrei potuto trovare un posto migliore dove stare negli ultimi 3 anni: c’è stata una genuina amicizia con l’Italia con la volontà di fare di più tra le due nostre nazioni” (askanews) 

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