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    Il ministro israeliano dell’Innovazione Ofir Akunis a Roma per rafforzare i rapporti bilaterali con l’Italia

    Rafforzare i rapporti bilaterali tra Israele e Italia. Questo l’obiettivo della missione diplomatica del ministro israeliano dell’Innovazione, Scienza e Tecnologia, Ofir Akunis, che ha incontrato membri del governo, degli enti di ricerca e i vertici di Leonardo e Thales Alenia Space. Il ministro, con l’occasione, giovedì sera ha fatto anche visita alla Comunità Ebraica di Roma, dove è stato ricevuto dalla Presidente Ruth Dureghello e diversi membri della giunta.

     

    “La missione in Italia è un passaggio per rafforzare le già forti relazioni tra i nostri paesi. E abbiamo ribadito alle imprese italiane di venire a investire in Israele, leader nell’hi-tech nel mondo, un mercato libero dove il mondo della ricerca, delle imprese e governo collaborano strettamente” ha affermato il ministro Akunis in un’intervista al Sole 24 Ore.

     

    Il primo incontro è avvenuto alla Farnesina, dove si è tenuto il bilaterale con il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. L’incontro si è concentrato sui temi della ricerca e, in particolare, sui cinque Centri Nazionali di Ricerca italiani creati grazie alle risorse del Pnrr. Inoltre si è discusso di un’ulteriore attuazione dell’Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele, sulla partecipazione di Israele ad Horizon Europe, sulla cooperazione nel settore idrico e dell’agri-tech e sulla candidatura italiana ad ospitare Einstein Telescope. Successivamente ha incontrato il Chief Commercial Officer di Leonardo, Pasquale di Bartolomeo, e l’amministratore delegato di Thales Alenia Space, Massimo Claudio Comparini, presso il loro stabilimento.

     

    “L’incontro di oggi è stata un’occasione importantissima per la ricerca italiana. I cinque Centri Nazionali creati grazie al PNRR hanno tutte le carte in regola per rendere più competitivo e avanzato il sistema scientifico nazionale. Il nostro obiettivo è quello di farli crescere, anche nei rapporti con l’estero, e renderli sostenibili anche dopo il 2026. E sono certa che il loro processo di internazionalizzazione sarà fondamentale per il consolidamento delle relazioni scientifiche tra Italia e Israele”, dichiara il Ministro Bernini.

     

    “Le relazioni bilaterali, risalenti alla nascita di Israele 75 anni fa e da sempre eccellenti, sono ora più forti che mai. Non è un caso che l’Italia sia tra i primi Paesi che ho scelto di visitare dalla mia nomina a Ministro: considero la cooperazione bilaterale su scienza e innovazione estremamente importante e sono qui per approfondirla e ampliarla. In particolare, dobbiamo collaborare su progetti congiunti di ricerca nei settori watertech, agritech, bluetech, energia, big data, quantum computing, AI e spazio” ha sottolineato il ministro israeliano.

     

    In tutti questi campi la cooperazione tra lo stato ebraico e quello italiano è consolidata e con ampi margini di crescita. Per esempio nel campo dell’agri-tech, numerose imprese italiane ricorrono a soluzioni israeliane avanzate soprattutto per quanto riguarda i settori dell’irrigazione di precisione, dell’agricoltura intelligente, e dell’agrovoltaico.

     

    Un altro campo estremamente proficuo è quello energetico, dove la cooperazione tra i due paesi è manifestata con diversi accordi di collaborazione e memorandum d’intesa, come nel caso di Enel con la Israel Innovation Authority nel 2015, la Snam nel 2020 e A2A nel 2021. “Invitiamo anche l’’Eni a venire a lavorare con noi, ci sono molte possibilità, a partire dal gas” ha affermato il ministro Akunis sempre al Sole 24 Ore. “Siamo pronti ad aprire a nuove collaborazioni, sia per il trasporto del gas, e su questo ci sono dei progetti molto ambiziosi come la pipe-line EastMed” ha aggiunto.

     

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