“Il
tempo travolge i fatti, il tempo passa e le cose si dimenticano. Quando saranno
morti tutti gli ultimi testimoni, sia le vittime e che i carnefici della Shoah,
diventerà una riga nei libri di scuola e poi neanche quello”. Così la
senatrice a vita Liliana Segre, in una intervista registrata con Rai Isoradio,
che andrà in onda domani, venerdì 25 gennaio alle 15.20, in occasione della
programmazione speciale per la Giornata della Memoria. “Io vorrei
immaginare che tutti quelli che sono morti, i milioni di morti, non fossero morti
invano nella negazione – sottolinea -. Ma la storia è fatta così. Cambia. Chi
si ricorda del genocidio degli armeni? La storia cambia ma è anche cambiata, a
seconda dell’utilità”.
“Sono
molto pessimista per quanto riguarda la memoria della Shoah. Per questo vado
ancora nelle scuole a testimoniare; ho il dovere di farlo per i miei e per
tutti che ho visto e che non sono tornati a raccontarlo”, prosegue la
senatrice a Isoradio. “Per i giovani è importante l’oggi, già il domani è
assolutamente imprevedibile per loro e il passato è passato. Poi quando si
toglie l’esame di storia dalla maturità perché si toglie? Allora si comincia a
non studiare più… Spero di avere torto. E mi auguro che questa missione non
sia stata inutile, che non sia stata una goccia nel mare. Da 30 anni racconto
con fatica quanto accaduto ed ho incontrato una ignoranza a volte assoluta dei
fatti successi in Italia”, conclude la Segre.