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    Giorno della Memoria: le celebrazioni al Quirinale

    “Donne nella Shoah”. Questo il titolo dell’evento
    di Celebrazione del Giorno della Memoria 2019 che si è tenuto al Quirinale alla
    presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Oltre alle rappresentanze
    delle comunità ebraiche e delle organizzazioni sociali e politiche, tantissime
    Autorità istituzionali, tra cui il Presidente della Camera dei Deputati,
    Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, la Vice
    Presidente del Senato della Repubblica, Paola Taverna, i vice premier Matteo
    Salvini e Luigi Di Maio.

    Focalizzare l’attenzione sulla condizione femminile nei
    campi di sterminio é stata una scelta mirata, volta a raccontare delle storie
    che non sono così frequentemente menzionate, ma che è necessario ricordare.

    “L’ideologia genocida del nazifascismo vedeva le donne
    ebree come generatrici della “razza indegna” da estirpare dal mondo – ha affermato
    Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane -. Le
    madri vedevano morire i propri figli, cosi amorevolmente cresciuti, che
    svanivano appena finite le selezioni; senza più cura o intimità del proprio
    corpo, senza le trecce e i capelli da pettinare. Non si riconoscevano più le
    proprie mamme, non c’erano più le belle e sagge nonne, la vergogna impediva di
    guardare negli occhi il proprio amato.”

    L’evento è iniziato con un minidocumentario a cura della
    Rai, proseguendo con la lettura di stralci di libri dei sopravvissuti, recitati
    dall’attrice Isabella Aragonese, e l’interpretazione di musica e canti scritti
    all’interno dei campi di sterminio, a cura del maestro Francesco Lotoro e della
    cantante Cristina Zavalloni.

    Poi l’intervento della sopravvissuta Edith Brick e i
    discorsi istituzionali, tra cui quello del Ministro dell’Istruzione Marco
    Bussetti, che ha ringraziato i partecipanti del Viaggio della Memoria ed ha
    affermato l’impegno del proprio Ministero nell’istruire le nuove generazioni
    combattendo l’indifferenza.

    La Celebrazione si è chiusa con le parole del Presidente
    della Repubblica Sergio Mattarella: “Le ideologie totalitarie hanno sempre
    considerato le donne come esseri inferiori. E così come la donna ariana, nella
    follia nazista, era ridotta a mero strumento per la riproduzione di nuovi
    ariani, la donna ebrea portava la colpa ulteriore di aver generato la progenie
    di una razza ritenuta diversa. Anche per questo va sempre ricordato che non può
    esistere democrazia e libertà autentica nei Paesi in cui, ancora, si continua a
    negare pienezza dei diritti e pari opportunità per ogni donna. Il Giorno della
    Memoria non è soltanto una ricorrenza, in cui si medita sopra una delle più
    grandi tragedie della storia, ma è un invito, costante e stringente,
    all’impegno e alla vigilanza. “

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