Dopo un anno in cui i simboli della Shoah sono stati sviliti e strumentalizzati, con l’indegno parallelismo tra le leggi razziali e il green pass, la Polizia di Stato ha scelto di comunicare la Memoria per sette giorni consecutivi. Sette giorni di post sui social network, la presenza in trasmissioni televisive e nei telegiornali, per ribadire che la Memoria è tutti i giorni, e che la minaccia antisemita si presenta sempre nuova. Pubblicato anche sul sito del Ministero della Diaspora dello Stato d’Israele, il video della Polizia di Stato nel giorno della memoria ha ricevuto una calorosa accoglienza da tanti cittadini in Italia e in Israele.
Un nuovo impegno, ancora più forte, che parte dalla consapevolezza che la disinformazione e le fake news hanno un ruolo chiave nella diffusione del nuovo antisemitismo, e che la comunicazione istituzionale è uno strumento fondamentale per fermare tutti i crimini di odio. L’attività di contrasto all’odio antiebraico è testimoniato dalle numerose indagini che vedono la Polizia Postale e la D.I.G.O.S. in prima linea quotidianamente in tutta Italia. L’obiettivo della comunicazione rispetto alla Memoria comprende la volontà di parlare con i cittadini e raccontare i fatti, la storia, per ciò che è stata. In un’epoca in cui in molti tentano di riscriverla, negarla, manipolarla, la Polizia di Stato si fa garante, con voce sempre più forte, dell’impossibilità di reiterarla.
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Ruben Caivano
Numero di Novembre-Dicembre 24
