Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    CITTADINANZA ONORARIA DI FIRENZE A LILIANA SEGRE

    La senatrice a vita Liliana Segre sarà cittadina onoraria di
    Firenze. Lo annuncia il sindaco Dario Nardella. “Grazie al Consiglio
    comunale che ha approvato all’unanimità la mozione. Grazie ancor di più a questa
    donna tenace e meravigliosa per l’impegno quotidiano che mette nel proteggere
    la memoria della Shoah”, ha sottolineato il sindaco in un post sul suo
    profilo Facebook. Si legge nella motivazione che conferire la cittadinanza
    onoraria a Liliana Segre per “l’opera di testimonianza e mantenimento
    della memoria della Shoah, di cui fu vittima, e l’impegno per i diritti umani e
    per la sua battaglia contro l’indifferenza. “La senatrice Segre con il suo
    impegno quotidiano ci ricorda quanto sia fondamentale conoscere e coltivare la
    memoria. Per la verità storica ma anche come monito contro l’indifferenza – ha
    ricordato il consigliere comunale Bieber – Come ci ha detto anche il Presidente
    della Repubblica Mattarella al Quirinale durante la cerimonia dedicata al Giorno
    della Memoria, la Shoah è ‘un virus pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare,
    a distruggere appena se ne ripresentino le condizioni'”.

    Liliana Segre ha continuato in tutti questi anni di figura
    pubblica a esaminare e scandagliare la storia e la contemporaneità promuovendo
    campagne per i diritti umani e per debellare il razzismo e l’antisemitismo che,
    secondo la Segre, ‘non sono mai sopiti, solo che si preferiva nel dopoguerra
    della ritrovata democrazia non esprimerlo. Oggi è passato tanto tempo, quasi
    tutti i testimoni sono morti e il razzismo è tornato fuori così come l’indifferenza
    generale, uguale oggi come allora quando i senza nome eravamo noi ebrei'”. 

    CONDIVIDI SU: