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    Alla scoperta della cultura ebraica delle Marche con la legge “itinerario ebraico”

    All’interno del panorama ebraico italiano le Marche rappresentano un affascinante pagina della storia. La città di Ancona ha ospitato in passato una comunità ebraica molto numerosa influenzando moltissimo la storia della città. La scorsa settimana è ufficialmente entrata in vigore una legge regionale, che interesserà 25 comuni. Le vestigia delle comunità ebraiche delle marche saranno valorizzate aprendo un canale con l’arte, la storia e la cultura che lega l’ebraismo al territorio marchigiano. La legge, pensata il 26 gennaio scorso è stata accolta con entusiasmo, e successivamente approvata all’unanimità dal Consiglio regionale delle Marche, crea un vero “Itinerario ebraico marchigiano”.

    “La legge è stata approvata in tempi relativamente brevi, riguarderà 25 comuni delle marche, tutti quelli in cui ci sono ancora vestigia della presenza ebraica, che era notevole nella nostra regione. Ad Ancora c’è stato il ghetto più grande del centro Italia, dopo quello di Roma perché era la “porta verso l’oriente” dunque la località era particolarmente apprezzata dai commercianti. Ma anche nel resto della regione c’era una presenza notevole di ebrei” dice Manuela Russi, presidente della comunità ebraica di Ancona, a Shalom. In tutta la regione delle Marche è ancora possibile ammirare edifici in cui si trovavano sinagoghe e siti archeologici legati all’ebraismo. Lo scopo di questa legge è quella di valorizzare il territorio e la storia degli ebrei marchigiani. Un progetto interessante per la comunità locale ma anche per la regione, che si prefigge tra gli obiettivi, di incrementare il turismo indipendentemente dalla connotazione politica.

    Tante aspettative turistiche, specialmente dopo il periodo pandemico più acuto, in cui la cultura è stata fortemente penalizzata. “Siamo stati fermi per due anni, ma abbiamo tantissimi progetti. Avere un appoggio dalla regione è un grande aiuto. La città di Ancona sta realizzando che alcuni luoghi, come il cimitero, possono essere importanti come richiamo per i visitatori. Bisogna cercare di lavorare sinergicamente con la regione per diffondere cultura” spiega Russi. “La comunità ebraica è piccola oggi, questa iniziativa rappresenta per noi una chance per rivitalizzare la vita comunitaria” conclude Manuela Russi. Il progetto è stato portato avanti da Manuela Russi, Vittorio Robiati Bendaud, Maria Luisa Moscati e Rav Davide Schunnach, Rabbino capo della comunità ebraica di Ancona “Abbiamo avuto questa idea di rivalutare tutto il percorso ebraico delle Marche, per rilanciare il territorio e la comunità di Ancona. Il nostro progetto mira a far rivivere la tradizione ebraica in loco. L’itinerario è diviso in varie sezioni, quello culturale, che consiste in percorsi ebraici, e quella più turistica, incentrata più su visite guidate.  Abbiamo avuto il supporto del presidente della regione, che ho incontrato personalmente e mi ha dato la disponibilità totale per portare avanti questo lavoro. È un progetto importante e lo dimostra il fatto che è stato approvato all’unanimità; sono inoltre stati stanziati alcuni fondi, che contiamo di investire nella pubblicazione della guida delle Marche ebraiche e per la formazione delle guide” dice Rav Davide Schunnach a Shalom. 

    Tra i luoghi che interesseranno l’itinerario Camerino, Macerata, Recanati, San Severino e Tolentino. Un interessante percorso nella storia per poterla preservare e farla conoscere in tutto il mondo.

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