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    Addio Paolo Rossi campione del mondo 1982

    È mancato per un male incurabile questa notte Paolo Rossi, uno degli ‘eroi’ della nazionale italiana che conquistarono il campionato mondiale in Spagna nel 1982.Di Paolo Rossi rimangono le incancellabili immagini di un giocatore che, lontano dalle luci e dalle tentazioni della celebrità, ha fatto la storia del calcio italiano.

    Le sue gesta sportive furono da lui stesso raccontate nel libro autobiografico “Quanto dura un attimo”, dove ovviamente raccontava la straordinaria impresa della vittoria sul Brasile, con tre gol tutti realizzati da lui.

    La nazionale italiana si era presentata all’appuntamento mondiale dopo un’annata molto opaca e senza grandi aspettative da parte di stampa e pubblico. Il calcio italiano oltretutto viveva ancora gli strascichi dello scandalo scommesse di due anni prima, che aveva coinvolto numerosi giocatori tra cui lo stesso Paolo Rossi. Quest’ultimo aveva ricominciato a giocare da poche settimane, dopo una squalifica biennale, ciononostante era stato convocato per il Mondiale dal commissario tecnico Enzo Bearzot, non senza suscitare polemiche, in luogo di Roberto Pruzzoappena laureatosi capocannoniere della Serie A 1981-1982. L’atteggiamento dei giornalisti nei confronti della compagine italiana, molto duro, critico e spesso ai confini dell’irrisione, indusse Bearzot (su suggerimento dei giocatori) a richiedere il silenzio stampa, sia come forma di protesta verso i media nazionali sia per meglio concentrarsi in vista degli incontri in programma.

    La storia di quel Campionato mondiale, iniziato in sordina con striminziti e faticosi pareggi, cominciò a cambiare con la vittoria dell’Italia sull’Argentina di Maradona. Ma fu la vittoria sul Brasile campione del mondo a far sognare milioni di italiani che si riversarono nelle strade di tutte le città, una inaspettata e incredibile vittoria su un super Brasile, allenato da Telê Santana, che aveva tra le sue fila campioni del calibro di Zico e Falcao.

    Quella partita è entrata nella storia calcistica anche per un’altra ragione. Ad arbitrarla fu chiamato l’arbitro israeliano Avraham Klein (che avrebbe poi fatto da guardialinee nella finale Italia-Germania); una partita che fu trasmessa in tutto il mondo e vista da centinaia di milioni di telespettatori. Con l’eccezione dei telespettatori arabi. Le televisioni dei Paesi arabi avevano infatti deciso di non trasmettere la partita a causa della nazionalità israeliana dell’arbitro.

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