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    “Rabin e la ricerca incessante della pace”. Inaugurato dall’Ambasciata israeliana un parco giochi nel nome del primo ministro

    In occasione del centenario della nascita di Yitzhak Rabin, l’Ambasciata dello Stato d’Israele in Italia ha inaugurato un nuovo parco giochi che si trova nel parco intitolato al primo ministro e statista israeliano.


    Diverse le autorità e amici dello Stato ebraico che hanno partecipato alla cerimonia. Presenti la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, diversi capi di partito e vertici dell’ebraismo romano e nazionale, tra cui la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.


    “Rabin incarna la ricerca incessante della pace” ha scritto il premier Mario Draghi nella lettera letta dall’Ambasciatore Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio. “Il coraggio, il pragmatismo e la capacità di mediazione di Rabin sono qualità essenziali per tutti i leader politici che si impegnano nel rispetto dei diritti dei popoli e la convivenza tra le nazioni” ha concluso l’ambasciatore auspicando che questi valori possano trovare riscontro.


    “Dedicare alla memoria dello statista israeliano un parco e un’area per bambini ha un significato altamente simbolico, mettendo in luce il suo impegno a lasciare alle generazioni future un mondo migliore” ha affermato il ministro Di Maio, che ha sottolineato come la guerra in Ucraina e la crisi umanitaria ci facciano comprendere a pieno l’eredità di Rabin. “Il suo esempio ci incoraggia a mantenere un impegno continuo e instancabile verso l’obiettivo della pace” ha proseguito il responsabile della Farnesina, che ha ricordato gli attentati che hanno colpito Israele lo scorso 5 maggio.

    “La stabilizzazione dell’area mediterranea e mediorientale non può prescindere dalla sicurezza dello Stato d’Israele, che rappresenta una priorità anche per la politica estera italiana” ha aggiunto riconoscendo l’importanza degli Accordi di Abramo e il recente Summit che si è tenuto nel Negev.


    A precedere il discorso dell’ambasciatore Dror Eydar e lo scoprimento della targa in memoria di Rabin, l’esibizione della cantante lirica israeliana Keren Davidovitch, che ha intrattenuto i presenti.


    “Il fatto che tutti siate venuti qui per onorare la memoria di Rabin, è per noi una testimonianza dell’amicizia e della reciproca stima tra i nostri Paesi. – ha affermato l’ambasciatore Eydar – La mano di Yitzhak Rabin era tesa verso la pace. E oggi anche le nostre, lo dimostrano gli Accordi di Abramo”.


    Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ha voluto ricordare la figura del primo ministro israeliano. “Ha dedicato la sua vita a lasciare in eredità alle generazioni future un mondo pacifico” ha detto il sindaco sottolineando l’importanza di inaugurare un’area ludica in memoria di Rabin in occasione del suo centenario.


    “La responsabilità di arrivare ad una pace, ci è stata comandata da Rabin con la sua vita e con la sua morte – ha sottolineato la presidente Di Segni. – l’impegno costante dell’ebraismo italiano è stato proprio quello di accompagnare e sostenere lo Stato d’Israele in ogni passo sin dalla sua nascita in questa direzione”.


    La cerimonia si è conclusa con l’Hatikva e l’inno di Mameli e il successivo scoprimento della targa da parte dell’ambasciatore Eydar, il sindaco Gualtieri, il ministro degli Esteri Di Maio e il direttore dell’European Coalition for Israel Tomas Sandell.


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