Nella giornata conclusiva della manifestazione culturale “Più Libri Più Liberi” tenutasi presso “La Nuvola”, nella Sala Verga è stato presentato il libro “Olocaustico” di Alberto Caviglia edito da “La Giuntina”. David Parenzo ha moderato l’evento e tra i presenti l’autore e l’editore Shulim Vogelmann. La presentazione si è aperta con un momento di raccoglimento per la morte di Piero Terracina, avvenuta proprio in questa giornata.
Parenzo tiene a precisare a tutti i presenti che “Olocaustico” non ironizza sulla Shoah, ma distrugge con ironia il revisionismo storico e le fake news. Il libro si presta ad una perfetta sceneggiatura cinematografica, non a caso Caviglia nasce come regista.
Proprio l’autore ha spiegato come questo libro “nasca da suggestioni”. In primis, “l’angoscia per l’imminente dipartita dei sopravvissuti”. Il testimone, infatti, è l’unico antidoto contro il negazionismo. Il protagonista della storia, come racconta l’autore, è lontano dalla Shoah nonostante sia di religione ebraica. Questo suo “menefreghismo” è dettato dal fatto che non ne può più di sentirne parlare. Questa “insofferenza diffusa” per la Shoah, secondo Caviglia, è data dal modo in cui si affronta con eventi, cerimonie, memoriali: “bisognerebbe cercare nuove strade per ricordare la Shoah in un’altra prospettiva. Bisogna tenere viva la memoria per il nostro futuro”.
Già dal titolo, “Olocaustico” si denota quanto sia in atto un gioco di parole provocatorio.
L’editore, entusiasta di questa pubblicazione originale e interessante commenta dicendo: “dopo averlo pubblicato, sono iniziate a riaffiorare tante cose. Non mi capita spesso con altre pubblicazioni”.
Una presentazione divertente e irriverente che ha intrattenuto il pubblico per tutta la durata dell’evento, lasciando quella forte curiosità di leggerne di più.