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    “Con Google Italia uniti contro l’antisemitismo” – Intervista a Milena Santerini

    Le parole hanno un valore specifico. Hanno il potere di persuadere, muovere le coscienze positivamente ma anche negativamente. Le parole spesso influenzano, e possono fuorviare dalla verità. E da questo che nasce una collaborazione ideata e realizzata dalla coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la presidenza del Consiglio, Milena Santerini, e da Google Italia. Un progetto che si propone di contrastare l’odio antisemita, che sempre più spesso viene propagato sul web, e le fake news. Per cercare di combattere la disinformazione che ormai regna sovrana sulle piattaforme social, ma anche su internet in generale. “Google, Twitter ma tutti i social media sono purtroppo veicoli di diffusione dell’odio online. Spesso le stesse policy non fanno nulla per contrastare tale fenomeno – spiega a Shalom Milena Santerini – Da qui è nata una proposta con Google, un motore di ricerca, per capire in che cosa “incappano” gli utenti quando vengono effettuate delle ricerche connesse a parole legate all’ebraismo e all’antisemitismo. Abbiamo dunque concordato con Google Italia di dare visibilità ad alcune parole chiave relative all’antisemitismo.”

     

    Saranno dunque messe in evidenza per gli utenti le pagine del sito Noantisemitismo.governo.it, con approfondimenti elaborati sulla base del glossario dell’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC-Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, già presente online, che a sua volta aveva attinto a glossari come quelli Anti Defamation League e del World Jewish Congress. Fonti autorevoli in grado di gettare luce sulle informazioni sbagliate e fuorvianti.

     

    “Su questa pagina ci saranno delle voci, legate a parole come: “antisemitismo”, “antisionismo” “accusa del sangue”, “Ariani” al loro volta divise in due sezioni: una legata alla conoscenza. Contrastare dunque l’antisemitismo attraverso l’informazione corretta. Mentre l’altra sezione più legata all’antisemitismo e alle parole più frequenti legate ad esso. Google metterà a disposizione una sponsorizzazione gratuita, quindi una volta cercate queste parole, il primo annuncio sarà quello che rimanderà alle nostre informazioni corrette” dice Milena Santerini.

     

    “Il bello di questo progetto, e ciò che ci auguriamo, è di poter avere modo anche in futuro, di “occupare” i primi posti nella visibilità delle pagine Google, laddove si ricercheranno determinate parole chiave- spiega la Santerini- Noi crediamo che l’odio sul web non si contrasti soltanto togliendo ciò che c’è di sbagliato ma affermando delle informazioni autorevoli. C’è un problema impositivo da un lato. Dall’altro queste informazioni potrebbero essere ricercate anche da chi vuole semplicemente approfondire. Questo è dunque uno strumento utile anche ad insegnanti o coloro che si occupano di informazione” conclude.

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