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    ‘’Si alla pace, no alla guerra’’: la Comunità di Sant’Egidio manifesta contro il conflitto tra Russia e Ucraina

    ‘’Oggi vogliamo dire il nostro no alla guerra. Un no forte e convinto, che viene prima di ogni posizione, cioè il rifiuto radicale dello strumento militare per risolvere i conflitti. La guerra è una pazzia.’’

    Il messaggio arriva forte e chiaro dalle parti politiche, dalle associazioni sindacali, dagli ordini religiosi e dalle centinaia di altri soggetti intervenuti alla manifestazione ‘’Sì alla pace, no alla guerra’’, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio contro le tensioni in corso tra la Russia e l’Ucraina.

    ‘’Se la casa del vicino brucia e noi non facciamo qualcosa – continua il presidente di Sant’Egidio Marco Impagliazzo – prima o poi brucerà anche la nostra. La pace è un bene comune e difenderla è diritto e dovere di tutti’’.

    Ecco allora tantissime torce levarsi in aria, bambini e adulti ballare ed esibire striscioni. Sul palco di Piazza Santi Apostoli si alternano personalità rappresentanti le diverse sfumature di una società variegata, ma interamente desiderosa di vivere in un mondo lontano dagli orrori della guerra. 

    Per questo è stata invitata anche la sopravvissuta alla Shoah Edith Bruck, che ha raccontato l’esperienza della deportazione e dell’internamento nei campi di concentramento e sterminio. 

    ‘’Non ho nessun sentimento di odio per ciò che ho subito. Se c’è qualcuno che vuole la pace sono io, ed è per questo che lotto, vado avanti, scrivendo e andando nelle scuole. I ragazzi hanno bisogno di sapere quello che è accaduto, non sanno quanto è preziosa la vita. Bisogna lottare per la pace e non odiare mai nessun essere umano’’.

    Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenuto sul palco per portare il proprio messaggio di sostegno:

    ‘’Nessun popolo in Europa deve sentire la minaccia dell’aggressione. Ci sono sempre la via della politica e della diplomazia. Il nostro compito è quello di far sentire la voce di un popolo della pace che c’è e che deve sentire in Roma una città che manda un messaggio universale di pace, di cooperazione dei popoli, di rispetto del diritto, della legge e dei confini’’.


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