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    ‘’Berlusconi, protagonista di un periodo unico nelle relazioni tra Italia e Israele’’: il ricordo dell’Ambasciatore Ehud Gol

    “Berlusconi ha dimostrato fin dall’inizio una grande amicizia verso Israele e il popolo ebraico, oltre che una piena comprensione verso le nostre esigenze e difficoltà”. Così lo ricorda Ehud Gol, che è stato Ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia dal 2001 al 2006. Durante la sua missione diplomatica nel nostro paese, Gol ha avuto modo di conoscere e legare con l’ex premier Silvio Berlusconi, venuto a mancare ieri mattina all’età di 86 anni.

     

    In un’intervista per Shalom, Ehud Gol ha parlato del suo rapporto di amicizia e rispetto reciproco con Berlusconi, “un grande amico di Israele e del popolo ebraico”.

     

    Uno dei primi incontri tra Gol e l’allora presidente del Consiglio fu nel 2001, una settimana dopo il suo arrivo a Roma. In quel periodo il terrorismo palestinese stava mietendo vittime nello Stato ebraico. “Durante una serata al Tempio Maggiore di Roma, criticai duramente l’Europa per aver chiuso gli occhi di fronte al terrorismo dell’OLP. Attaccai l’Europa e l’Italia davanti a lui” ha affermato Ehud Gol. “Berlusconi apprezzò il mio intervento e l’approccio schietto alla questione. “Fu l’inizio di una grande amicizia” ha ricordato l’ambasciatore, anche se, secondo lui, in quel momento era un qualcosa di secondario. Quel giorno infatti Gol capì che Berlusconi aveva compreso appieno le esigenze di Israele. Secondo lui quello tra il 2001 e il 2006 “è stato un periodo unico nelle relazioni tra Israele e Italia”.

    “Era una persona molto espansiva. – ha ricordato Gol – Ha sempre espresso apertamente le sue opinioni, anche quando voleva criticare, ma allo stesso tempo si è reso conto di cose che in genere i primi ministri non capiscono” ha sottolineato. “Una volta mi ha raccontato che sua moglie gli disse che una sua amica in Israele mandava i figli a scuola in due autobus separati ogni giorno, così, nel caso in cui fosse successo qualcosa, solo uno di loro sarebbe stato ucciso e non tutti e due. Quello che gli raccontò sua moglie lo influenzò nelle sue decisioni, e in generale nel suo approccio alla questione israelo-palestinese” ha spiegato.

     

    Su Israele, racconta Gol, Silvio Berlusconi è stato sempre mosso da una grande curiosità. “Voglio ricordare un volo di ritorno da New York, dove il premier italiano aveva ricevuto un riconoscimento dalle organizzazioni ebraiche americane. Ebbi l’opportunità di sedermi vicino a lui. Durante il viaggio mi fece milioni di domande sulla vita quotidiana, sulla storia e le difficoltà di Israele, e sulla ricostruzione della nazione ebraica. Non ho mai conosciuto un primo ministro che abbia espresso così tanto interesse per lo Stato ebraico” ha affermato.

     

    Un altro aneddoto che l’ambasciatore ha voluto condividere con Shalom è quello di una cena di Shabbat. “La cena è stata a casa nostra, venne il presidente del Consiglio, diversi ministri, il presidente del Senato, il capo dei servizi di sicurezza, altre persone e il ministro degli Esteri. Fu una grande serata, che non dimenticherò mai. Silvio Berlusconi ha suonato il pianoforte e ci ha raccontato che da giovane era un pianista su una nave da crociera. Quella sera vidi Berlusconi uomo, non il politico”.

     

    “Penso che sia stato un grande italiano, che ha fatto molte cose importanti per il suo paese. Senza entrare nella politica interna, per quanto mi riguarda, come israeliano, l’ho trovato una persona cordiale e onesta, e conserverò sempre il suo ricordo” ha concluso l’ambasciatore Ehud Gol.

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