Migliaia di
uomini e donne sono scesi in piazza in Israele per protestare contro la
violenza sulle donne, esortando le autorita’ a prendere misure contro gli abusi
domestici. La manifestazione ha preso il via a Tel Aviv con centinaia di scarpe
rosse (simbolo in tutto il mondo delle vittime di violenze) esposte ad Habima
Square. Dimostranti hanno bloccato il traffico in diverse citta’ del Paese alle
9.30 di mattina, creando disagi agli automobilisti. Dimostranti sono scesi in
strada a Tel Aviv e a Gerusalemme; picchetto di protesta anche a Be’er Sheva
dove in 200, tra uomini e donne, si sono riuniti di fronte al municipio, mentre
ad Hadera ed Herzliya decine di impiegati statali hanno preso parte alla marcia
di 24 minuti in memoria delle 24 vittime di violenza domestica. Varie
organizzazioni femministe hanno chiesto al governo di investire 250 milioni di
sheke (poco meno di 60 milioni di euro) ne piano quinquennale contro la
violenza sulle donne approvato un anno e mezzo fa e che prevedeva tra l’altro
un assistente sociale in ogni stazione di polizia, l’uso di braccialetti
elettronici sugli uomini violenti, la creazione di case/rifugi per donne
incinte maltrattate, l’espansione dei programmi di riabilitazione per uomini
violenti e il trasferimento all’estero per proteggere le donne abusate.