Decine di documenti, scientifici e di carattere privato, scritti da Albert Einstein nel corso di decenni, sono stati acquisiti dall’Universita’ ebraica di Gerusalemme grazie all’intervento di due famiglie di donatori. Lo scrive il quotidiano Israel ha-Yom secondo cui questi documenti vanno ora ad aggiungersi all’archivio gia’ copioso degli scritti di Einstein ereditati in passato da quell’ateneo. ”E’ una giornata importante” ha detto al giornale l’ex presidente dell’Universita’, prof. Hanoch Guttfreund. ”Sono fiero che la nostra universita’ custodisca per l’eternità l’eredità intellettuale di Einstein”. Fra gli 84 documenti pervenuti adesso figura un testo teorico sulle forze della natura scritto nel 1930, che si riteneva perduto. C’e’ inoltre una lettera del 1935 in cui Einstein esprime al figlio Hans Albert la propria inquietudine per le attivita’ dei ”banditi tedeschi”, mette in guardia dal potenziamento militare del Terzo Reich ma esprime una cauta fiducia che un conflitto possa ancora essere evitato. ”L’Europa – afferma – comincia finalmente a dar prova di serieta’, in particolare la Gran Bretagna”. Un’altra lettera, di carattere privato, era destinata al suo amico Michele Besso, un ebreo convertitosi al cristianesimo che era impegnato a studiare l’ebraico. Einstein gli spiega che lui invece non si convertira’ ne’ tuttavia – precisa – ha alcuna intenzione di studiare ”la lingua dei nostri padri”.