Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Una Torà sbarcherà sulla luna

    “Il
    progetto è un grande orgoglio per Israele. La missione sulla luna ci mette in
    linea con le grandi potenze mondiali e gli israeliani possono esserne fieri.
    Israele è una forza mondiale che cresce in tutti i sensi”. Con queste
    parole il premier israeliano Netanyahu ha ufficialmente presentato l’ambizioso
    progetto che vedrà fra meno di 15 giorni il lancio di una navicella spaziale sulla
    luna, con l’obiettivo scientifico di creare un profilo del campo magnetico
    lunare e di comprenderne l’origine. Fino ad ora solo altri tre Paesi – Usa,
    Russia e Cina – hanno realizzato atterraggi morbidi sulla Luna. La navicella si
    chiamerà ‘Bereshit’ (In principio): la parola ebraica con cui si apre la Torà
    (il Pentateuco). A bordo – come richiesto da Netanyahu – ci sarà anche una Torà,
    una cui riproduzione “sarà inserita in una chiave Usb”, ha assicurato il
    ministro per la scienza Ophir Akunis. Oltre alla Bibbia, ci saranno molte altre
    testimonainze, tra i quali 27 dizionari ed enciclopedie, disegni, fotografie e
    anche libri per bambini. La navicella non tornerà sulla terra e quindi quel
    materiale resterà per sempre nel Mare della Serenità, nell’emisfero
    settentrionale della Luna.

    Il progetto
    è nato quando Google ha lanciato una gara da 30 milioni di dollari per far
    atterrare una navicella sulla Luna. Quel premio in definitiva non fu assegnato,
    ma il progetto della associazione ‘SpaceIl’ andò egualmente avanti con il
    sostegno di uomini d’affari, con la partecipazione dell’Istituto Weizman di
    ricerca scientifica di Rehovot e con quella dell’Industria aerea israeliana. In
    seguito un altro importante contributo e’ giunto dalla Nasa. ‘Bereshit’ – ha
    spiegato Oded Aharonson, che ha curato gli aspetti scientifici della missione –
    è dotata di un magnetometro che compirà rilevazioni ancora in volo, durante
    l’atterraggio e anche una volta stabilizzatasi sul terreno. “Riceveremo
    dati precisi sulle anomalie magnetiche – ha spiegato – e potremo così creare un
    profilo del campo magnetico lunare”. ‘Bereshit’ sarà lanciata da Cape
    Canaveral (Usa) il 19 febbraio con un razzo SpaceXFalcon e avrà almeno due mesi
    di volo. 

    CONDIVIDI SU: