“Am Israel Chai”, il popolo d’Israele vive. È questo il titolo del grande dipinto murale che celebra 4.000 anni di storia ebraica, esposto di recente nell’aeroporto israeliano Ben Gurion.
L’opera, quasi 50 metri di lunghezza e 5 di altezza, è stata realizzata dal noto artista messicano Julio Carrasco Bretón, in occasione del 75esimo anniversario dell’Indipendenza dello Stato ebraico, su iniziativa dell’Israel Latin America Network (ILAN), un’organizzazione che ha lo scopo di rafforzare le relazioni tra l’America latina e Israele.
Il murale narra la storia del popolo ebraico, a partire dalla creazione di Adamo, l’esodo dall’Egitto, le espulsioni dalla Spagna, il movimento chassidico, l’ascesa del sionismo. E ancora, la Shoah, l’immigrazione e l’istituzione della nazione. Rappresentati anche luoghi simbolo come le Torri Azrieli, il Weizmann Institute of Science, l’Hadassah Medical Center, la porta di Gerusalemme, il Technion – Israel Institute of Technology e l’edificio della Knesset. Raffigurate, inoltre, 57 figure di spicco, tra le quali Albert Einstein, ex Primi ministri e Presidenti, il rabbino Chaim Kanievsky, l’astronauta Ilan Ramon, i cantanti Dana International, Naomi Shemer, Yehoram Gaon e Noa Kirel.
“Insieme ai membri dell’organizzazione ILAN e ai leader delle comunità in America Latina, abbiamo avuto il privilegio di realizzare il progetto di pittura murale più completo e dettagliato nella storia del popolo ebraico. – ha detto il presidente dell’ILAN Isaac Assa – Qui il patrimonio e la storia di un popolo sono concentrati in un unico spazio e in una forma artistica tale che tutti possono comprendere, commuoversi e immedesimarsi”.
“Il popolo di Israele ha fatto molta strada attraverso le generazioni. – ha continuato Assa – Ha apportato i valori dell’etica e della solidarietà sociale e l’innovazione a tutta l’umanità. Abbiamo effettuato una complessa operazione logistica per portare questo murale in Israele. Chiunque verrà qui, potrà vedere con i propri occhi la storia della storia, il futuro e il contributo significativo del popolo ebraico e dello Stato di Israele al mondo”.
Subito dopo l’esposizione sul muro del Terminal 3 dell’aeroporto Ben Gurion, l’opera sarà portata in vari luoghi del Paese e poi farà tappa in altre comunità ebraiche d’Europa, Sud America e Stati Uniti.