Sette terroristi armati, sospettati di appartenere dell’Isis, sono stati uccisi la scorsa notte in un attacco aereo israeliano sulle Alture del Golan. I miliziani avevano superato la linea del cessate il fuoco con la Siria e si trovavano a 200 metri dalla barriera di confine con la zona sotto il controllo d’Israele. L’esercito israeliano ha riferito su Twitter di aver seguito i movimenti del gruppo armato mentre si muoveva nell’area meridionale delle Alture, vicino alla zona demilitarizzata tra Israele, Giordania e Siria. A quel punto e’ intervenuta l’aviazione. Come ha riferito il portavoce delle forze armate israeliane, Ronen Manelis, i soldati che successivamente hanno perlustrato la zona del raid aereo, hanno rinvenuto i corpi dei terroristi, equipaggiati con kalashnikov, cinture esplosive e quelle che sembrano granate. Si ritiene che appartenessero alla brigata “Martiri di Yarmouk”, un gruppo legato allo Stato islamico. “Le forze di Assad sono attualmente nella fase finale della riconquista del Golan siriano contro i gruppi legati all’Isis. Come risultato, c’e’ uno sparpagliamento nella zona dei combattenti dell’Isis che scappano dalle aree occupate da Assad”, ha sostenuto Manlis. Un evento non inatteso, ha aggiunto, sottolineando che “le forze d’intelligence monitorano l’area e sono sempre pronte”.