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    ISRAELE

    Uccelli, tartarughe e ricci: Hezbollah sta distruggendo la fauna nel nord d’Israele

    “La guerra nel nord d’Israele ha causato enormi perdite all’habitat animale”: questo l’allarme che ha lanciato Rona Nadler Valancy, capo del Keren Kayemeth LeIsrael – Jewish National Fund Agamon Wildlife Rehabilitation Center. Il Wildlife Rehabilitation Center si occupa di curare la fauna selvatica ferita della Galilea e del Golan, la riabilita e la rilascia di nuovo in natura. La ricercatrice ha spiegato che gli incendi e le distruzioni causate dai missili di Hezbollah e dagli attacchi dei droni si sono protratti fino alla stagione riproduttiva di molti animali, che è quasi finita.

    “Stiamo avendo ingenti perdite nei siti di nidificazione – spiega Nadler Valancy. – Quindi, mentre, ad esempio, gli uccelli adulti possono sfuggire agli incendi volando via, ci sono nidiacei piccoli e persino pulcini che non hanno la capacità di sfuggire dagli incendi. Purtroppo muoiono tutti”. Per quanto riguarda invece la popolazione dei rettili nel nord il bilancio è disastroso. La popolazione è stata completamente devastata, perché i rettili perché si muovono troppo lentamente per sfuggire agli incendi. Anche i piccoli mammiferi come i ricci sono suscettibili agli attacchi. “Molti animali che riescono a fuggire dagli attacchi, una volta tornati nel loro habitat lo trovano completamente distrutto” ha aggiunto la ricercatrice.
    Nadler Valancy ha spiegato poi come le perdite dovute agli incendi rappresentino un problema importante per Israele. La ricercatrice ha citato alla stampa israeliana il caso di una tartaruga il cui guscio è stato gravemente ustionato dal di Hezbollah. Fortunatamente il guscio è sopravvissuto ed è stato spedito ad un centro di riabilitazione nel centro di Israele. Tuttavia, a causa della guerra, la popolazione israeliana nel nord Israele è nettamente diminuita per questo gli animali feriti vengono portati sempre meno portati al Centro di riabilitazione della fauna selvatica per le cure. “Anche i veicoli dell’esercito sono un problema – ha aggiunto la ricercatrice – Muovendosi parecchio di notte, possono causare incidenti alla fauna selvatica”.

    Yaron Charka, capo ornitologo del KKL-JNF ha confermato che la guerra nel nord ha influenzato negativamente la fauna in Israele. “Non sempre conosciamo le cause definitive, ma posso dire che nel Parco Naturale e Ornitologico di Agamon Hula-JNF ci sono purtroppo molti meno uccelli rispetto agli anni precedenti”. Charka ha spiegato che in un recente esperimento, condotto in Ucraina su aquile anatraie maggiori, i ricercatori hanno collegato dispositivi GPS agli uccelli. Attraverso il GPS è risultato chiaro come le loro traiettorie di volo cambiassero per evitare le aree di battaglia. Una cosa analoga sta succedendo nell’ultimo periodo nel nord dello Stato ebraico. “Molti degli uccelli stanno perdendo un’intera generazione di pulcini”.

    Il servizio antincendio del JNF – che comprende 26 vetture dei pompieri e 300 dipendenti che lavorano ogni giorno per la salvaguardia degli animali – ha partecipato attivamente allo spegnimento degli incendi boschivi in tutto il nord di Israele causati da razzi e droni di Hezbollah. Il sistema antincendio del KKL – JNF opera in piena collaborazione con le forze di sicurezza, la polizia, l’IDF, le autorità locali, le squadre di emergenza, i vigili del fuoco e i servizi di soccorso e l’Autorità per la Natura e i Parchi. Inoltre, i forestali del KKL-JNF sono impegnati ormai da mesi nella manutenzione delle strade e dei punti di accesso in tutto il nord, tagliando alberi e cespugli per consentire ai vigili del fuoco di raggiungere rapidamente le aree incendiate da razzi e droni. “Rinnovare e curare le foreste danneggiate – dice Charka – può aiutare a migliorare le aree in cui ci sono uccelli, anche se ci vorranno molti anni affinché tutto torni come prima. Quando parti della foresta vengono bruciate, ci vogliono decenni prima che gli alberi tornino alle loro dimensioni originali” ha concluso Charka.

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