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Se tutti gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza non verranno rilasciati entro sabato a mezzogiorno, l’accordo di cessate il fuoco dovrà essere annullato. Lo ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca.
“Se tutti gli ostaggi di Gaza non saranno restituiti entro sabato alle 12:00, direi di annullare il cessate il fuoco. Che scoppi l’inferno, Israele può annullarlo”. Le dichiarazioni di Trump sono arrivate poche ore dopo che Hamas, tramite Telegram, ha annunciato di aver sospeso il rilascio degli ostaggi previsto per il 15 febbraio, accusando Israele di aver violato l’accordo. Tuttavia, Trump ha sottolineato che la decisione finale spetta a Israele. “Per quanto mi riguarda, direi di annullarlo e rimettere tutto in discussione”, aggiungendo che il rilascio degli ostaggi non può avvenire “a poco a poco”.
Attualmente, rimangono 73 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre. Almeno 34 sono stati confermati morti dall’IDF. Finora, Hamas ha rilasciato 16 israeliani e 5 cittadini thailandesi nell’ambito della prima fase dell’accordo, che prevedeva un rilascio scaglionato in cambio della liberazione di detenuti palestinesi.
Durante la stessa conferenza stampa, Trump ha anche minacciato di sospendere gli aiuti a Giordania ed Egitto se questi paesi non accetteranno di accogliere i rifugiati palestinesi sfollati da Gaza. Entrambi i governi hanno già respinto la proposta di reinsediare permanentemente i palestinesi fuori dalla Striscia, definendola inaccettabile. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha ribadito questa posizione durante un incontro a Washington con il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Trump incontrerà martedì il re di Giordania Abdullah II per discutere ulteriormente della questione, mentre Rubio si recherà in Medio Oriente per colloqui con i leader della regione. In un’intervista a Fox News, Trump ha inoltre dichiarato che i palestinesi non potranno tornare a Gaza dopo la guerra, suggerendo che verranno costruite nuove comunità “lontano dalla zona di pericolo”. “Sarebbe una bellissima area, un progetto immobiliare per il futuro”, ha detto, ipotizzando che la Striscia di Gaza possa diventare la “Riviera del Medio Oriente”.
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione con i principali funzionari della sicurezza, mentre il gabinetto di sicurezza si riunirà in mattinata. Il governo israeliano attende sviluppi sulle trattative per la liberazione degli ostaggi, con Netanyahu che ha già ordinato alle forze di sicurezza di rimanere in stato di massima allerta.