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Ultimo numero Gennaio – Febbraio 2025

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    ISRAELE

    Talenti emergenti e artisti di spicco al Tel Aviv Art Museum per celebrare 40 anni di arte contemporanea

    Il Museo di Arte di Tel Aviv ospita nel padiglione Eyal Ofer la mostra: “and yet: looking at contemporary art 1985-2025”, curata da Shahar Molcho, resa possibile da The Exhibition Circle del Museo con il supporto della collezione di Igal Ahouvi.
    Le oltre quaranta opere esposte invitano i visitatori a un viaggio tra buio e luce attraverso un’avvincente selezione di fotografie, pitture, sculture, video e installazioni. Artisti internazionali di spicco come Gerhard Richter, Ugo Rondinone e Cecily Brown sono presentati insieme a talenti emergenti come Lenz Geerk e Louise Giovanelli, riflettendo il flusso e il riflusso delle esperienze estreme e la ricerca dell’equilibrio.
    La mostra, visitabile fino al 28 giugno 2025, si basa sulla collezione di arte contemporanea internazionale del museo e comprende nuove acquisizioni, opere inedite, accanto a un numero selezionato di prestiti da collezioni private e artisti, si estende su quattro livelli e presenta installazioni e dipinti significative che evocano la vulnerabilità umana e la resistenza dello spirito umano. La video installazione “Thanx 4 Nothing”di Ugo Rondinone, nato nel 1964 in Svizzera, vive e lavora a New York, ritrae John Giorno, il suo defunto compagno, poeta e artista, in un’accattivante performance di una poesia scritta per il suo settantesimo compleanno, catturando il crudo potere emotivo della gratitudine venata di disillusione.

    Un’installazione fotografica dell’artista tedesco Hans-Peter Feldmann, 1941-2023, dal titolo “100 Years” offre una penetrante riflessione sull’invecchiamento e l’introspezione. In uno dei primi lavori del pioniere americano del video Bill Viola, 1951-2024, “I Do Not Know WhatItIs I Am Like”, l’artista approfondisce le questioni fondamentali dell’esistenza umana attraverso un viaggio attraverso gli stati di coscienza che esaminano il rapporto umano con il mondo naturale.
    Nel campo della pittura figurativa viene proposta un’esplorazione degli ultimi quattro decennidi Peter Doig, nato nel 1959 a Edimburgo, vive e lavora a Trinidad e Tobago, profondamente radicato nella tradizione della pittura pur traendo ispirazione dagli artisti romantici, con un tocco di realismo magico. Anche Friedrich Kunath, nato nel 1974 a Chemnitz, in Germania, vive e lavora a Los Angeles, fa riferimento al romanticismo tedesco e al sublime, incorporando elementi della cultura pop americana. Cecily Brown, nata nel 1969 a Londra, vive e lavora a New York, nel suo dipinto “All I WantIs a Room with a View”, fonde figurazione e astrazione utilizzando colori espressivi nel suo linguaggio unico. L’ora crepuscolare, lo spazio intermedio in cui opera la mostra, si esprime in scene che si alternano tra l’alba e il tramonto. Così, il “Sky Backdrop” dipinto dall’artista americano Alex Israel, nato nel 1982 a Los Angeles, dove vive e lavora, sfuma il confine tra arte e spettacolo hollywoodiano, sollevando interrogativi sull’autenticità e la verità e sul ruolo dell’illusione. In questi momenti di transizione c’è una promessa di rinnovamento, ma anche una sfida alla realtà e alla natura della speranza.

     

    Foto: : TAMA 2025  fotografie di Daniel Hanoch

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