La Valle del Giordano e la sua possibile annessione, e’ diventata tema della campagna elettorale che vedrà gli israeliani, per la terza volta in un anno, andare al voto il prossimo 2 marzo. Ad affrontare un tema molto spinoso è stato il leader del partito centrista Blu e Bianco con la promessa di annettere la Valle del Giordano all’indomani delle elezioni. “La Valle del Giordano e’ la barriera difensiva orientale dello Stato d’Israele, i governi che hanno deliberato di restituirla hanno fatto un errore strategico e di grave sicurezza”, ha sottolineato Gantz, facendo riferimento a Tzofar e Naharayim, enclave agricole riconsegnate alla Giordania l’anno scorso dopo che era scaduto l’affitto di 25 anni negoziato con Amman nel 1994 nell’ambito del piano di pace. La Valle del Giordano e’ “una parte inseparabile dello Stato e dopo le elezioni lavoreremo per applicarvi la sovranita’ israeliana”, “una mossa – ha assicurato il leader dell’opposizione – concordata a livello nazionale e in coordinamento con la comunita’ internazionale”.
Gia’ lo scorso settembre, alla vigilia delle elezioni, il premier Netanyahu aveva sollevato il tema, assicurando l’annessione della Valle del Giordano – un quarto dell’intera Cisgiordania – subito dopo il voto, nel tentativo di assicurarsi l’appoggio dei partiti più nazionalisti. Ma il suo piano era stato stoppato dalla procura generale, secondo la quale il governo ad interim guidato dal leader del Likud non aveva la legittimita’ per portare avanti una simile iniziativa. Netanyahu ha quindi rilanciato la promessa di Gantz, chiedendogli di attuare insieme il piano senza attendere le elezioni. “Perche’ aspettare se e’ gia’ possibile farlo con un vasto accordo alla Knesset? Mi aspetto la tua risposta per questa sera a meno che Ahmad Tibi non te lo proibisca”, ha affermato il leader del Likud, sfidando l’avversario e suggerendo che dipenda dai partiti arabi. Immediata la risposta del leader centrista, ex capo di Stato maggiore, che ha riportato l’attenzione sui guai giudiziari di Netanyahu: “Prima deliberiamo sulla (richiesta di) immunita’” avanzata dal premier per proteggersi dalle incriminazioni per corruzione, frode a abuso di fiducia in tre casi, “e poi gestiremo la sovranita’” sulla Valle del Giordano, ha concluso secco Gantz.