Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Successo per la docu-serie di Netflix ‘Testament: La Storia di Mosè’

    Ogni Pesach, gli ebrei di tutto il mondo si ritrovano spesso a guardare il film del 1956 di Cecil B. DeMille “I Dieci Comandamenti”. Quest’anno, Netflix propone una nuova versione della famosissima storia di Mosè dal titolo: “Testament: La Storia di Mosè”, un docudrama che racconta l’Esodo del popolo ebraico.
    Interpretata dall’attore ebreo Avi Azulay e diretta da Benjamin Ross, la serie, aggiunta di recente sulla piattaforma streaming, è già tra la top 10 delle serie più viste di Netflix. Punto di forza, già molto apprezzato dalla critica, è mettere all’interno delle scene una serie di voci autorevoli che commentano, ognuno nei propri campi di conoscenza, le scene stesse.
    I precedenti adattamenti cinematografici e televisivi della storia di Mosè includono “I Dieci Comandamenti” di DeMille, con Charlton Heston nel ruolo di Mosè e Yul Brynner in quello del Faraone; “Moses the Lawgiver” del 1975, con Burt Lancaster e Anthony Quayle nei panni di Mosè e Aaronne; il ritratto di Mosè di Mel Brooks del 1981 in diversi sketch comici in “Storia del mondo: Parte I”; e “Moses”, la miniserie del 1995 con Ben Kingsley nel ruolo della figura biblica titolare. E poi l’amatissimo musical animato della DreamWorks del 1998 “Il Principe d’Egitto”, con canzoni eseguite dalla musicista israeliana Ofra Haza, che è diventato un vero cult. L’ultimo film realizzato sul tema dell’Esodo risale al 2014, si tratta di “Exodus: Gods and Kings”, diretto da Ridley Scott. La produzione presentava un cast stellare, tra cui Christian Bale nei panni di Mosè, e Joel Edgerton nel ruolo del Faraone. Tuttavia, nonostante il cast, il regista e l’hype, “Exodus: Gods and Kings” ha ottenuto scarsi voti tra la critica.
    La versione Netflix, recentemente uscita sulla piattaforma, utilizza una forma di narrazione sempre più popolare nota come “documentario ibrido”, in cui le scene drammatizzate sono intervallate da filmati più tradizionali di esperti. Nel corso di tre episodi, la serie descrive l’ascesa di Mosè come leader degli Israeliti in Egitto, il suo confronto con il Faraone e, infine, la separazione del Mar Rosso mentre Mosè conduce il suo popolo dalla schiavitù alla libertà. Il primo episodio, che dura circa 81 minuti, si concentra fortemente sulle levatrici ebree e sui loro sforzi per nascondere la nascita e i primi anni di vita di Mosè in un’epoca in cui gli egiziani uccidevano i primogeniti degli ebrei.
    Ad oggi, “Testament: La Storia di Mosè”, è stato trasmesso in streaming 13,5 milioni di volte nei primi cinque giorni dalla sua uscita, il che significa che nella prima settimana ha avuto tanti spettatori quanti sono gli ebrei nel mondo, un bell’inizio per la serie che è uscita, non a caso, poco prima delle celebrazioni di Pesach.

    CONDIVIDI SU: