Si chiama Yaakov Ozeri l’ultimo soldato ucciso
combattendo a Gaza contro i terroristi di Hamas. Ozeri, di Kfar Shamai,
prestava servizio nella 52sima compagnia , 401simo battaglione del corpo
corrazzato.
Ad oggi, sono 32 i soldati caduti in combattimento
dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. In totale dall’attacco di Hamas
del 7 ottobre sono stati uccisi 394 soldati e 1400 civili. Sono ancora 240 gli
ostaggi tenuti da Hamas, solo 4 sono stati rilasciati.
Nel comunicato stampa del 7 ottobre, il portavoce
dell’esercito Daniel Hagari ha ricordato che «è stato inaugurato [martedì] un
memoriale presso il National Memorial Hall sul monte Herzl. Sui mattoni sono
incisi i nomi dei 394 soldati dell’IDF finora caduti in guerra, così come i
membri della polizia e dell’Isa, caduti coraggiosamente in battaglia per
difendere il Paese. Salutiamo i caduti e ne portiamo memoria; i nostri cuori
sono con le loro famiglie».
L’IDF ha confermato che le operazioni di terra,
aeree e di mare dell’esercito israeliano proseguono nel nord di Gaza,
infliggendo gravi danni alle infrastrutture di Hamas. Ieri l’esercito è
riuscito ad entrare in possesso di lanciarazzi, missili anticarro, munizioni
edi materiali di intelligence di Hamas,
oltre a sequestrare decine di mitragliatrici, missili, lanciarazzi.
Da mercoledì ad oggi, circa 15 i soldati hanno perso
la vita combattendo nell’operazione di terra, che si prospetta ancora lunga.
«Siamo in una guerra difficile. Sarà anche una lunga guerra. Abbiamo ottenuto
risultati importanti, ma anche perdite dolorose» aveva dichiarato il primo
ministro Benjamin Netanyahu in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio
mercoledì.
L’IDF ha individuato luoghi solitamente frequentati
da civiliutilizzati da Hamas durante i combattimenti, come punti di lancio di
razzi nascosti vicino ad una moschea, 50 razzi pronti ad essere lanciati verso
Israele all’interno di una struttura utilizzata da movimenti giovanili nel nord
di Gaza. Inoltre, vicino all’Ospedale
al-Quds l’esercito ha individuato alcuni terroristi di Hamas.
Hagari ha sottolineato l’unità dell’esercito in
guerra, ricordando in un video pubblicato su Instagram dall’IDF, che «da sabato
7 ottobre abbiamo combattuto insieme. Ci sono decine di migliaia di soldati:
ebrei, drusi, beduini, cristiani, donne e uomini. Il loro comune denominatore è
evidente. Sono tutti israeliani, amano tutti questo Paese, e tutti loro sanno
per cosa stanno combattendo».