Secondo fonti dell’intelligence israeliana riportate dal Jewish Chronicle, il leader di Hamas Yahya Sinwar starebbe pianificando di utilizzare il corridoio di Filadelfia per fuggire con i leader rimanenti dell’organizzazione e con gli ostaggi israeliani verso il Sinai, per poi essere trasferiti in Iran. Queste informazioni sono state ottenute dall’interrogatorio di un alto funzionario di Hamas catturato e dall’analisi di documenti sequestrati dopo il recupero dei corpi di sei ostaggi il 29 agosto.
Sinwar sembra ormai consapevole che la guerra è persa per Hamas e che la sua unica via di salvezza è la fuga. Il capo dell’organizzazione terroristica palestinese vede un’unica soluzione per sopravvivere: abbandonare Gaza e cercare rifugio fuori dai confini. In quest’ottica, il controllo del corridoio di Filadelfia diventa cruciale per attuare il suo piano.
Tuttavia, Israele si è fermamente opposta a cedere il corridoio, ritenendo che farlo rappresenterebbe un grave rischio per la sicurezza nazionale. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa, ha spiegato che il corridoio di Filadelfia è la “linfa vitale” che ha permesso ad Hamas di rafforzarsi negli anni grazie al contrabbando di armi e rifornimenti. Cedere questo passaggio, secondo Netanyahu, significherebbe permettere a Hamas di continuare le proprie operazioni militari, e una volta perso il controllo, Israele non sarebbe in grado di riappropriarsene a causa delle inevitabili pressioni internazionali.
Nonostante il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant abbia proposto di concedere temporaneamente il controllo del corridoio per facilitare il rilascio di 33 ostaggi, Netanyahu rimane categoricamente contrario. Secondo il Primo Ministro, una concessione temporanea rischierebbe di trasformarsi in una perdita definitiva, compromettendo la sicurezza di Israele e rafforzando ulteriormente Hamas.