![](https://www.shalom.it/wp-content/uploads/2025/02/mansour.webp)
Il kibbutz Kissufim ha annunciato la morte di Shlomo Mansour, rapito da Hamas il 7 ottobre 2023. Secondo una dichiarazione, l’uomo è stato ucciso il 7 ottobre stesso dopo il suo rapimento. L’organizzazione terroristica ha trattenuto il suo corpo nella Striscia di Gaza per oltre 494 giorni. “Con il cuore a pezzi, noi membri del kibbutz abbiamo ricevuto questa mattina la notizia dell’uccisione, per mano di Hamas, del nostro caro amico, Shlomo Mansour, 86 anni, rapito dalla sua casa”, ha scritto il kibbutz in una dichiarazione ufficiale. “Shlomo era molto più di un membro della comunità per noi: era un padre, un nonno, un vero amico e un cuore pulsante di Kissufim. Questo è uno dei giorni più difficili nella storia del nostro kibbutz”. Il kibbutz ha anche descritto la morte di Mansour come “una ferita che non guarirà”, chiedendo al governo israeliano e ai leader mondiali “di agire con decisione per restituire tutti gli ostaggi, vivi e morti”. Mansour risultava tra la lista dei 33 ostaggi che sarebbero stati rilasciati nell’ambito dell’accordo su cessate il fuoco. Mentre Hamas non ha rivelato i nomi degli ostaggi uccisi, ha confermato ai mediatori che otto corpi sarebbero stati restituiti insieme a 25 prigionieri vivi.
Mansour era emigrato in Israele da bambino con la sua famiglia dopo essere sopravvissuto al massacro di Farhud a Baghdad, in Iraq, nel 1941. Lascia la moglie, cinque fratelli, cinque figli e dodici nipoti. Il Forum degli Ostaggi ha dichiarato di condividere il profondo dolore della famiglia: “Non ci fermeremo o resteremo in silenzio fino a quando il corpo di Mansour non sarà riportato in Israele per una degna sepoltura” ha aggiunto il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il ministro della Difesa Israel Katz ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e ha dichiarato: “Continueremo a lavorare in ogni modo per restituire tutti gli ostaggi, vivi e morti. Questo è il nostro dovere morale e la nostra massima priorità”. Anche il leader del Partito di Unità Nazionale Benny Gantz ha espresso le condoglianze alla famiglia. “Speravamo di vedere Shlomo Mansour tornare a casa. E’ stato uno dei costruttori della nostra terra”. “Mando tutto il mio sostegno alla famiglia Mansour e alla comunità del kibbutz Kissufim, che hanno ricevuto l’amara e dolorosa notizia dell’ uccisione di Shlomo Mansour” ha aggiunto il Presidente israeliano Isaac Herzog. “Shlomo era un falegname di talento, un uomo devoto alla famiglia ella comunità. Aveva un buon cuore che irradiava calore e amore a tutti coloro che lo circondavano. Continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per riportare Shlomo a casa per essere sepolto con dignità, e per riportare indietro tutti i nostri ostaggi, sia vivi che caduti, fino all’ultimo”, ha concluso.