Vanno a rilento gli scrutini delle elezioni generali israeliane: nove ore dopo la chiusura dei seggi e’ stato conteggiato il 33,07% dei voti. I risultati parziali confermano le anticipazioni degli exit poll: il Likud del premier uscente, Benjamin Netanyahu, in vantaggio di poco piu’ di un punto e mezzo sulla coalizione di centrodestra di Blu e Bianco di Benny Gantz. Le due liste sono rispettivamente al 28% e al 26%, staccando nettamente le altre formazioni ma senza avere i numeri per formare una maggioranza. Si conferma ago della bilancio Avigdor Lieberman, leader del partito russofono Yisrael Beiteinu.
Ed e’ proprio lui a mettere sul tavolo la proposta di un governo di unita’ nazionale con Likud di Benjamin Netanyahu e Blu e Bianco di Benny Gantz. “Abbiamo una sola opzione – un ampio governo di unita’ nazionale, liberale, che comprenda Yisrael Beiteinu, Likud e Blu e Bianco”, ha affermato parlando ai suoi sostenitori. I governi di unita’ nazionale sono una misura di emergenza e “sia dal punto di vista della sicurezza che di quello economico, questa lo e’. Piu’ di quanto possiamo immaginare”. “Serve un governo ampio di unita’ nazionale”, fa eco Benny Gantz. “Aspetteremo i risultati definitivi, ma per come stanno le cose abbiamo compiuto la nostra missione”, ha osservato Gants, principale rivale del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, premier da 10 anni e in corsa per il quinto mandato con il partito di destra Likud. “A Netanyahu a quanto pare non e’ riuscita la missione”, ha aggiunto Gantz. “Abbiamo dimostrato che il Blu-Bianco, un’impresa avviata poco più di sei mesi fa, ha avuto successo”, ha aggiunto. “Secondo i risultati che abbiamo attualmente, sembra che i cittadini israeliani abbiano riposto la loro fiducia in noi. Più di un milione di cittadini ha detto no all’istigazione e alla divisione e sì all’unità. No alla corruzione e sì all’integrità”, ha aggiunto, promettendo che ”stasera inizia la missione di riparare la società israeliana”. Definendo il ”Blu-Bianco una delle forze principali e centrali nella sfera politica” israeliana, Gantz ha detto che ”la società israeliana è forte e vitale. Tuttavia, è ferita e ora è tempo di guarirla. Cercheremo e troveremo il consenso dei cittadini israeliani e condivideremo una preghiera comune per la pace dello Stato e la pace di tutti i suoi cittadini”.
Netanyahu tuttavia non ha ovviamente alcuna intenzione di gettare la spugna e rinunciare al governo. “Stiamo aspettando i risultati ma una cosa e’ chiara: lo Stato di Israele e’ ad un punto di svolta storico” e “serve un governo forte, stabile e sionista”, ha commentato il premier uscente. “Non puo’ esserci un governo che dipende da partiti arabi anti-sionisti: partiti che lodano e glorificano terroristi assetati di sangue che uccidono i nostri soldati, i nostri cittadini, i nostri figli”, ha aggiunto.