Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Scoperto un nuovo segmento dell’acquedotto di Gerusalemme di 2000 anni fa

    I recenti scavi nel quartiere di Armon Hanatziv a Gerusalemme hanno portato alla luce uno dei principali fornitori di acqua della città antica: l’acquedotto di basso livello. Un acquedotto che 2000 anni fa portava l’acqua al Monte del Tempio dalle Piscine di Salomone vicino a Betlemme, a 21 chilometri di distanza.

    Utilizzato fino al mandato britannico, quando è stato scartato per la nuova tecnologia delle pompe elettriche, il tratto appena scoperto della linea d’acqua risale all’era Asmonea. Verrà conservato e integrato in un parco di quartiere in collaborazione con il Comune di Gerusalemme e il Moriah Jerusalem Development Corporation. “Questo è un vero monumento storico per la città” ha detto al Times of Israel l’archeologo dell’Israel Antiquities Authority Archaeologist Yaakov Billig, esperto di antichi acquedotti. 

    Durante la giornata di domenica 29 maggio, in cui Israele ha celebrato Yom Yerushalaim la Giornata di Gerusalemme, l’Israel Antiquities Authority Archaeologist ha accolto il pubblico gratuitamente allo scavo archeologico di Armon Hanatziv e in molti altri affascinanti siti archeologici della città.

    “Due acquedotti hanno portato l’acqua dalle piscine di Salomone, situate tra Betlemme ed Efrat a Gerusalemme: l’acquedotto di basso livello e l’acquedotto di alto livello – ha spiegato Ya`akov Billig – Ci stupisce pensare come riuscissero nell’antichità a effettuare misurazioni accurate dell’elevazione su una distanza così lunga, scegliendo il percorso lungo il terreno montuoso e calcolando la pendenza necessaria, tutto questo senza i moderni e sofisticati strumenti di cui disponiamo oggi”.

    CONDIVIDI SU: