Rinvenuti i resti di uno dei primi siti di produzione di utensili in pietra, risalenti al periodo del Secondo Tempio (516 a.e.v. -70 e.v), durante lavori stradali effettuati poco fuori Gerusalemme. Nel luogo sono stati ritrovati anche diversi manufatti come tazze e ciotole. Ad annunciarlo il Dipartimento di Archeologia dell’Amministrazione Civile in Giudea e Samaria.
Questo antico ‘laboratorio’ è stato ritrovato lungo la Strada 437 tra Geva Binyamin/Adam e Kfar Hizma, a nord di Gerusalemme. “Durante lo scavo sono stati scoperti resti non solo di strumenti ma di un intero centro di produzione, che comprendeva alcune cave. – ha detto ai media locali un portavoce dell’Amministrazione Civile – Durante il periodo del Secondo Tempio era consuetudine utilizzare utensili di pietra. – ha aggiunto il portavoce – I manufatti vengono ritrovati in quasi tutti i siti: tazze, ciotole, vassoi, che sono meticolosamente disegnati e realizzati”.
Circa trent’anni fa vicino a Hizma era stato ritrovato un altro ‘laboratorio’ molto simile. Ciò ha portato gli archeologi a pensare che la zona all’epoca fungesse da centro per l’estrazione mineraria, la produzione e la distribuzione degli utensili a Gerusalemme e nella zona circostante.
“L’amministrazione civile continuerà a lavorare ininterrottamente per la conservazione dei siti archeologici e dei reperti in Giudea e Samaria, poiché fanno parte dei tesori e della cultura della regione. – ha detto il responsabile del Dipartimento di Archeologia, Benny Har-Evan. “È un grande privilegio poter effettuare gli scavi e scoprire un mondo antico e ricco sotto il suolo della zona. – ha aggiunto – Grazie a questi straordinari ritrovamenti stiamo scoprendo una vita piena di cultura e di prestigio che l’area ha conosciuto attraverso le generazioni”.