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    Scoperti in Israele i possibili effetti benefici del succo di melograno

    Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori del Rambam Health Care Campus di Haifa e dall’Istituto di Tecnologia del Technion, bere succo di melograno potrebbe ridurre il rischio di danni cerebrali nei neonati.

    Una percentuale significativa di parti prematuri si verifica a causa di un’infezione o di un’infiammazione che si sviluppa nell’utero della madre. In questi casi, il bambino spesso ne risente alla nascita, riportando danni soprattutto al cervello. Specialisti e ricercatori sono dunque alla ricerca di trattamenti o sostanze da somministrare alle madri a rischio. Secondo il professor Ron Beloosesky della Divisione di Ostetricia e Ginecologia al Rambam Health Care Campus “recenti studi hanno dimostrato che i melograni sono ricchi di polifenoli, composti organici che hanno un’azione antiossidante e antinfiammatoria, che aiuta a proteggere dalle malattie cardiovascolari”. Da qui l’intuizione: poiché i danni cerebrali nei feti sono legati proprio a processi infiammatori, il professor Beloosesky e l’equipe da lui guidata hanno pensato ai possibili effetti benefici del succo di melograno. È partito uno studio su tre gruppi di femmine di ratto gravide: alcune avevano processi infiammatori; altre hanno bevuto succo di melograno per diversi giorni prima di sottoporsi a processi infiammatori; altre ancora non avevano processi infiammatori né hanno bevuto succo di melograno.

    Gli esami sul gruppo di ratti che hanno avuto un processo infiammatorio dopo aver ricevuto il succo di melograno hanno dato risultati sorprendenti. Anzitutto, vi è stata una riduzione del livello di infiammazione sistemica nelle madri. Inoltre, si è verificata una significativa diminuzione delle infiammazioni e delle lesioni al cervello dei feti. Il professor Beloosesky ha sottolineato che si tratta di uno studio preliminare, ma i risultati sono comunque interessanti. Un prodotto poco costoso e facilmente accessibile, infatti, potrebbe avere un effetto positivo su un problema serio che danneggia le madri e i loro embrioni. La ricerca andrà avanti per capire se e come sarà possibile implementare al meglio questa sperimentazione.

    A questo link i dettagli dello studio https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29709511

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