La ricerca scientifica continua a fare passi da gigante in ambito medico, ma esistono ancora dei scogli da superare come il cancro del pancreas. “Nel 2017 sono stati stimati circa 13.700 nuovi casi in Italia, pari al 4 per cento di tutti i tumori di nuova diagnosi tra maschi e femmine”, afferma l’AIRC. I pazienti a cui viene diagnosticato hanno probabilità difficili di sopravvivenza in quanto è un cancro resistente ai trattamenti correnti e l’asportazione chirurgica è difficile e può creare diversi problemi nel post-operazione.
L’Università di Tel Aviv ha avviato un nuovo studio caratterizzato dalla presenza di una piccola molecola capace di indurre l’autodistruzione delle cellule malate, non toccando quelle sane. La ricerca scientifica è stata condotta con gli xenotrapianti. Ogni giorno venivano iniettate delle molecole di PJ34 e in 14 giorni il trattamento è riuscito a ridurre il 90% delle cellule tumorali. Se questa terapia diventasse iter ordinario sarebbe una grande scoperta in ambito medico e un miracolo per tutti quei pazienti affetti dall’aggressività di questo cancro.
L’equipe medica è guidata dalla professoressa Malka Cohen-Armon. La ricerca è nata nel 2017 ed stata pubblicata anche nel giornale Oncotarget. Nel corso di questi anni è cresciuta e sono arrivati i primi risultati.
“Nella ricerca pubblicata nel 2017, abbiamo scoperto un meccanismo che causa l’autodistruzione delle cellule tumorali umane durante la loro duplicazione (mitosi) senza pregiudicare le celle normali. Ora abbiamo sfruttato questi informazioni per sradicare efficientemente le celle di cancro del pancreas umane in xenotrapianti. I risultati attuali sono stati ottenuti facendo uso di una piccola molecola che evoca questo meccanismo di autodistruzione in varie cellule tumorali umane. – spiega la professoressa Cohen-Armon – La molecola chiamata PJ34 causa un’anomalia durante la duplicazione delle cellule tumorali umane, provocando la loro morte rapida. È importante notare che non ci sono state controindicazioni.”
Questo meccanismo agisce efficientemente anche in altri tipi di cancro resistenti alle terapie attualmente in uso. Proprio per questo, la molecola PJ34 sta affrontando delle prove precliniche secondo i regolamenti di FDA (Organismo Federale per il controllo di alimenti e farmaci) in attesa che i primi test clinici abbiano inizio.