Sahar Calderon,16 anni, era stata presa in ostaggio dai
terroristi di Hamas il 7 ottobre insieme al fratello Erez,12 anni, e al padre
Ofer. La ragazza e il fratello sono stati liberati alla fine di novembre, dopo
51 giorni di prigionia a Gaza, mentre il padre è ancora ostaggio.
In un’intervista a Channel 12, Sahar ha spiegato: “Le
condizioni erano veramente difficili. Non c’era molto cibo. Avevamo fame e non
vedevamo la luce del giorno. Non c’era il senso del tempo”. La ragazza ha
sofferto anche per l’incertezza, la disconnessione con il mondo esterno e la
mancanza di informazioni. Ha raccontato
la sua terribile esperienza, sottolineando di aver avuto tanti pensieri:
“Uscirò mai di qui? Rivedrò mai la mia famiglia? Quanto resterò qui? Mi
uccideranno? Non avevo controllo su questi
pensieri. Sentivo che mi avevano dimenticata e che nessuno ci teneva a me.
Tante volte ci hanno detto “Bibi non ci tiene a voi” e che ci avevano
dimenticati”.
Ofer è ancora nelle mani di Hamas: «Mio padre mi manca tanto. Penso a lui e lo
aspetto. Si merita di tornare, i miei fratelli si meritano di rivedere il loro
padre» ha commentato la giovane.