L’ex Presidente israeliano Reuven Rivlin ha raccontato ieri, in un’intervista rilasciata al giornale inglese Jewish News, il complesso rapporto con la regina Elisabetta II e con l’intera famiglia reale inglese. Rivlin ha definito il suo rapporto con la Regina “molto freddo”. L’intervista è stata realizzata in occasione della cena di Gala a Londra per celebrare i cento anni del Technion.
“Il rapporto tra me e la regina Elisabetta è stato un po’ difficile, perché lei credeva che ogni israeliano fosse un terrorista o un figlio di un terrorista” ha rivelato l’ex Presidente. “Ricordo che ha rifiutato di ricevere qualsiasi funzionario israeliano a Buckingham Palace, a parte le cerimonie internazionali. Al contrario – ha aggiunto Rivlin nell’intervista – Re Carlo III è sempre stato davvero amichevole”. Il sovrano inglese si è recato due volte Israele, in altrettante visite non ufficiali, per i funerali di Shimon Peres e Yitzhak Rabin, prima di intraprendere la prima visita ufficiale nel 2020. La regina Elisabetta II, invece, non ha mai visitato Israele durante i suoi 70 anni di regno.
Rivlin si è poi ritrovato con Re Carlo durante una cena di gala per commemorare i 100 anni del Technion Institute of Technology, tenutasi al Royal Lancaster Hotel di Londra questa settimana. Proprio in quell’occasione, rivolgendosi al pubblico di 300 persone, Rivlin ha aggiunto: “Spero che il nuovo presidente degli Stati Uniti inauguri una nuova era in Medio Oriente. Per noi israeliani e le nazioni arabe il destino è quello di vivere insieme. Nessuno dovrebbe cacciare l’altro, l’ideale sarebbe tutti avanti insieme e vivere in pace”. Rivlin è inoltre stato onorato durante la serata come destinatario del Churchill Award 2024. Tra i precedenti vincitori l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica Michail Gorbaciov e il re Hussein di Giordania.
Israele ha ricevuto cinque premi Nobel accademici, quattro dei quali sono stati attribuiti al Technion. Tra questi, il Premio Nobel per la Chimica nel 2004 per la scoperta della degradazione delle proteine mediata dall’ubiquitina, così come il Premio Nobel per la Chimica nel 2013 per lo sviluppo di modelli multiscala per sistemi chimici complessi. La principale università di ricerca ha prodotto innumerevoli progressi tecnologici, dalla raccolta delle prime cellule staminali embrionali al mondo all’invenzione di sistemi di irrigazione a goccia che hanno rivoluzionato l’agricoltura nelle regioni aride di tutto il mondo. Uno dei principali obiettivi attuali dell’università è il Technion Reservist Fund, che fornisce sostegno finanziario e di altro tipo a 3.500 studenti riservisti dell’università. “Questo non è stato un anno facile per il Technion. Siamo stati duramente colpiti dalla guerra con Hamasa e dalle sue conseguenze. Molti di noi hanno perso membri della famiglia, con 12 dei nostri familiari che sono stati rapiti a Gaza il 7 ottobre. Sette sono ancora lì” ha detto il professor Uri Sivan, presidente del Technion. “Siamo quindi orgogliosi di celebrare i 100 anni proprio ora e qui”.