Mercoledì è stata restituita allo Stato Ebraico un’antica lettera risalente al periodo del Primo Tempio dunque intorno al VI o VII secolo aEV. Probabilmente il ritrovamento ha avuto luogo nelle grotte del deserto della Giudea. Gli archeologi hanno constato che la lettera potrebbe essere coeva ad altri due documenti appartenenti ad una collezione di Rotoli del Mar Morto ritrovati dall’Israel Antiquities Authority.
Secondo quanto riportato, la lettera è stata restituita grazie a un’operazione congiunta dell’Israel Antiquities Authority, il Ministero della cultura e dello sport, il Ministero degli affari e del patrimonio di Gerusalemme. Ada Yardeni, studiosa di scrittura ebraica antica, aveva lavorato per molto tempo al documento, ma è morta però nel giugno 2018. Il professor Shmuel Ahituv è stato delegato a completarne la pubblicazione. “Il nome Ismaele, menzionato nel documento era un nome comune nel periodo biblico, che significa ‘D-o ascolterà'”, ha detto Ahituv. “Appare per la prima volta nella Torah come il nome del figlio di Abramo e Agar, diventando però un nome molto comune nella Torah.”
Il Professor Joe Uziel ha aggiunto: “Verso la fine del periodo del Primo Tempio, la scrittura era molto diffusa. Ciò è evidente da numerosi reperti, tra cui gruppi di ostraca (documenti scritti su frammenti di ceramica) e sigilli di francobolli con scritte rinvenuti in molti antichi insediamenti urbani. “Ogni nuovo documento rinvenuto getta ulteriore luce sull’alfabetizzazione e l’amministrazione durante il periodo del Primo Tempio”, ha aggiunto Uziel. La storia del documento sarà presentata alla Prima Conferenza del Deserto della Giudea che si terrà al Bible Lands Museum di Gerusalemme la prossima settimana.