Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Riapre la tipografia del Kibbutz Be’eri, devastato dall’attacco di Hamas

    Il kibbutz Be’eri è stato uno dei luoghi più duramente colpiti durante l’attentato terroristico nel sud di Israele del 7 ottobre, con un centinaio di abitanti che hanno perso la vita. Be’eri è noto in quanto ospita la sede di una importante tipografia israeliana, che è da poco tornata operativa dopo aver cessato la sua attività per 10 giorni.

    La storia della tipografia affonda le sue radici nel 1925, quando Levi Zrodinski (conosciuto anche come Zorea) fece l’Aliyah, trasferendosi in Israele dall’Ucraina ed aprendo una tipografia a Haifa. Suo figlio Lazar Zorea, appena diciottenne, fu tra i fondatori del kibbutz Be’eri. Lazar aveva lavorato a lungo con il padre e aveva acquisito una conosceva approfondita dei segreti della tipografia. Decise quindi di fondare una tipografia nel nuovo kibbutz, con il sostegno del padre e dell’Agenzia Ebraica.

    Fu una scelta non convenzionale ma positiva. Yigal, figlio di Lazar Zorea, ha raccontato che inizialmente la tipografia era una casa costruita con pietre. Al suo interno vi era una sola macchina tipografica. Inizialmente si stampavano moduli e documenti molto semplici per il nuovo Stato.

    Negli anni successivi, il kibbutz ha mantenuto viva la tipografia trasformandola in un’attività fiorente che offre servizi a società e organizzazioni in tutto Israele. La passione per la tipografia è rimasta nella loro famiglia e Yigal dopo il servizio militare ha studiato al Bezalel diventando un designer.

    La tipografia di Be’eri è diventata una delle principali tipografie israeliane. Ancora oggi è un piccolo grande punto di riferimento in Israele. È lì che vengono stampate tutte le patenti di guida, le carte di credito e le buste ufficiali dello Stato.

    A distanza di una decina di giorni dall’attentato di sabato 7 ottobre che ha devastato il kibbutz, Ben Suchman di Be’eri Printers, insieme a i suoi colleghi, ha preso la decisione di riaprire la tipografia. Un gesto di resilienza e di preservazione di una parte significativa della storia del Paese.

     

    CONDIVIDI SU: