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    ISRAELE

    Recuperati a Gaza i corpi di tre ostaggi: Orion Hernandez, Michel Nisenbaum e Hanan Yablonka

    L’IDF e lo Shin Bet hanno riferito venerdì che i corpi degli ostaggi Orion Hernandez, Michel Nisenbaum e Hanan Yablonka sono stati recuperati e restituiti ai loro familiari in Israele, dopo un’operazione congiunta in un tunnel all’interno di Jabaliya, nel nord di Gaza. L’attuale numero di ostaggi ancora detenuti da Hamas è di 125.
    “Le indagini iniziali suggeriscono che gli ostaggi siano stati uccisi durante l’attacco terroristico del 7 ottobre e che siano stati rapiti poi da Hamas vicino a Mefalsim”, ha spiegato l’IDF in un comunicato. Secondo il rapporto, l’operazione di salvataggio è avvenuta “sulla base di informazioni precise”.
    Orion Hernandez, 30 anni, cittadino messicano-francese e compagno di Shani Louk era al Nova Music Festival prima di essere rapito, così come Hanan Yablonka, 42 anni, padre di due figli di Tel Aviv. Michel Nisenbaum, 59 anni, di Sderot, si è recato nel sud di Israele per salvare la nipotina di 4 anni, che stava trascorrendo il fine settimana alla base di Re’im con suo padre, un soldato. I tre si sono imbattuti nei terroristi di Hamas che si erano appostati tra il Kibbutz Mefalsim e il Black Arrow Memorial, dove gli uomini sono stati presi in ostaggio.
    I loro corpi sono stati trovati nella stessa area in cui sono stati scoperti anche i corpi di Ron Benjamin, itzhak Galanter, Shani Louk e Amit Buskila, anche se, secondo quanto rivelato dall’IDF, non erano tutti nello stesso tunnel.
    Orion era un noto produttore musicale. Il ragazzo aveva lavorato per numerosi festival musicali in tutto il mondo. Sua madre aveva raccontato durante un’intervista che Orion era un giovane avventuroso che amava la natura e l’escursionismo, una persona socievole e generosa che amava viaggiare per il mondo. Era un padre devoto a sua figlia di due anni, Ayana. Durante uno dei suoi viaggi in Europa, aveva incontrato Shani Louk i due si erano innamorati. Shani e Orion hanno lavorato insieme ad altri amici argentini all’organizzazione di un festival musicale in Grecia che si è concluso a settembre, e poi hanno deciso di prendersi una vacanza insieme, arrivando in Israele il primo ottobre.
    L’IDF ha riferito che i corpi sono stati identificati presso il Centro Nazionale di Medicina Legale (Abu Kabir) e che le famiglie sono state informate dell’operazione. “Secondo informazioni certe acquisite, gli ostaggi sono stati uccisi durante il brutale attacco terroristico del 7 ottobre e rapiti dall’area di Mefalsim a Gaza dai terroristi di Hamas. I corpi sono stati recuperati in un’operazione dell’IDF e dello Shin Bet sulla base di precise informazioni ricevute e analizzate nei giorni scorsi presso la Direzione dell’Intelligence Militare, il Comando Sud dell’IDF e in collaborazione con lo Shin Bet” prosegue la dichiarazione ufficiale.
    Il Forum degli ostaggi ha pubblicato una dichiarazione subito dopo la notizia del ritrovamento in cui si legge: “Il tragico ritorno di Michel, Hanan e Orion segna un altro strazio per le famiglie dei 125 ostaggi, che condividono dolore, tristezza e preoccupazione senza fine dal 7 ottobre. Il loro ritorno a casa per la sepoltura fornisce una chiusura importante per le loro famiglie”.
    “Io e mia moglie Sara, assieme a tutta la popolazione israeliana esprimiamo il nostro profondo dolore per il ritrovamento dei corpi e abbracciamo le famiglie in lutto in questo momento difficile. Abbiamo l’obbligo nazionale e morale di fare tutto ciò che è in nostro potere per riportare indietro i nostri ostaggi – i vivi e morti– ed è quello che stiamo facendo. Mi congratulo con l’IDF e con le forze di sicurezza che hanno agito coraggiosamente in profondità nel territorio nemico per restituire i corpi alle loro famiglie, per permettere loro una degna sepoltura in Israele”. Il presidente Isaac Herzog ha aggiunto: “Questa mattina i nostri cuori spezzati sono vicino alle famiglie Yablonka, Hernandez e Nisenbaum mentre riceviamo l’amara notizia del recupero dei corpi dei loro cari da Gaza. Mando il mio pieno sostegno agli uomini e alle donne dell’IDF e dello Shin Bet, che stanno lavorando instancabilmente. È nostro dovere riportare a casa tutti. Possa la memoria di Hanan, Orion e Michel essere benedetta”.

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