Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    PROSSIMA SETTIMANA RIVLIN AVVIERA’ CONSULTAZIONI: PER LA PRIMA VOLTA SARANNO TRASMESSE IN DIRETTA

    Il
    presidente israeliano Reuven Rivlin inizierà le consultazioni con i partiti
    eletti sulla formazione del governo la prossima settimana. “In una
    decisione storica e pionieristica nella storia di Beit HaNassi (Residenza
    Presidenziale), il presidente ha annunciato che i suoi incontri con le varie
    fazioni saranno trasmessi in diretta, su tutte le piattaforme, in nome della
    trasparenza”, si legge in una dichiarazione del portavoce.       

    Tutti i
    partiti eletti (che hanno superato la soglia di sbarramento del 3,25%) avrannoo
    la facolta’ di raccomandare al presidente il nome del candidato premier. La
    scelta cruciale e’ legata alla matematica: nessun partito, per quanto grande, ha
    infatti la maggioranza (61 seggi) per formare da solo il governo, quindi ha
    bisogno di stringere una serie di alleanze per formare una coalizione.

    Il
    presidente, una volta ricevute le raccomandazioni, da’ l’incarico al leader del
    partito che sembra avere le maggiori chance di formare il governo, colui cioe’
    che gode del sostegno del maggior numero di parlamentari. Non c’e’ nessun
    obbligo di dare l’incarico al leader del partito piu’ grande alla Knesset (e’
    quello che successe nel 2009 a Kadima che pur essendo il partito con il maggior
    numero di seggi venne ‘scavalcato’ dal Likud di Benjamin Netanyahu che con il
    sostegno del blocco di destra godeva della maggioranza in Parlamento). Il
    presidente puo’ raccomandare la creazione di un governo nazionale, con due partiti
    e la premiership a rotazione, ma non puo’ imporlo.  –

    Il candidato
    premier ha fino a 42 giorni di tempo per formare una coalizione (28 giorni piu’
    una proroga di altri 14 a discrezione del presidente); qualora non riuscisse a
    ottenere il sostegno della maggioranza (61), il presidente puo’ dare l’incarico
    a un altro leader che a quel punto ha 28 giorni per tentare l’impresa, senza
    possibile rinvio. Se anche il secondo candidato premier dovesse fallire, una
    maggioranza di deputati puo’ chiedere al capo dello Stato di indicare un terzo
    candidato che avrebbe a disposizione solo 14 giorni. In caso di ulteriore
    fallimento, ci sarebbe lo scioglimento della Knesset e nuove elezioni entro 90
    giorni.

    Una volta
    che il premier designato ha formato un governo, la coalizione deve presentare
    alla Knesset la sua composizione, il programma e la suddivisione degli
    incarichi. Ottenuta la fiducia dell’aula, premier e governo giurano
    ufficialmente ed  entrano in carica. 

    CONDIVIDI SU: