È una storia di speranza e resilienza quella dei giovani israeliani Ben Binyamin e Gali Segal. Solo sei mesi fa, su una gondola a Venezia, Ben, giocatore del club israeliano M.S. Kiryat Yam, aveva chiesto a Gali di sposarlo. Tuttavia, lo scorso 7 ottobre, giorno in cui i terroristi di Hamas hanno compiuto il loro brutale attacco a Israele, erano…
ISRAELE
Giornalisti al seguito di Hamas nel massacro del 7 ottobre. Complici o testimoni?
Giornalisti coinvolti nel massacroC’erano giornalisti, in particolare fotografi “indipendenti” ma sotto contratto per alcune delle principali testate internazionali fra le squadre di terroristi che hanno invaso Israele e praticato il più orribile massacro antisemita dopo la Shoah. Il sito americano “Honest Reporting” ha rivelato ieri questo fatto inquietante, che è stato ripreso poi da diversi autorevoli giornali internazionali, fra cui…
Gantz: “I giornalisti che hanno assistito al massacro non sono diversi dai terroristi”
Il Ministro Binyamin Gantz ha rilasciato una dichiarazione in risposta ad un rapporto pubblicato da HonestReporting, organizzazione che monitora i media per denunciare pregiudizi contro Israele e che ha pubblicato un rapporto che dimostra che giornalisti che collaborano con importanti organi di stampa internazionali, come Reuters, New York Times, Associated Press e CNN fossero presenti il 7 ottobre ed abbiano…
Come Israele chiede ai palestinesi di evacuare. Anche con le telefonate
Si chiama “principio di precauzione”. È quella norma del diritto internazionale umanitario che impone alle parti coinvolte in un conflitto di prendere le misure necessarie per proteggere i civili, allo scopo di ridurre al minimo i danni e le vittime. Tra le azioni richieste c’è l’avviso, con adeguato anticipo e in modo efficace, ai civili presenti nella zona di un…
Spade di ferro - giorno 32. La guerra aerea e quella di terra
La situazione di Gaza prima della guerraVale la pena di ripetere un dato su quel che succede in Israele e dintorni, che sempre è ignorato dalla propaganda “pacifista”: non si tratta di un’operazione di Israele, ma di una guerra. Le guerre cominciano di solito da una parte sola e vanno avanti con scambi fra le due parti, fino a che…
Sono 394 i soldati israeliani caduti combattendo a Gaza fino ad oggi
Si chiama Yaakov Ozeri l’ultimo soldato ucciso combattendo a Gaza contro i terroristi di Hamas. Ozeri, di Kfar Shamai, prestava servizio nella 52sima compagnia , 401simo battaglione del corpo corrazzato. Ad oggi, sono 32 i soldati caduti in combattimento dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. In totale dall’attacco di Hamas del 7 ottobre sono stati uccisi 394 soldati e 1400 civili.…
Le commemorazioni in Israele per le vittime del 7 ottobre
Martedì 7 novembre alle 11 in punto, in tutto Israele, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato dello scorso 7 ottobre. Subito dopo, le bandiere sono state abbassate con solennità a mezz’asta e si è cantato l’inno nazionale israeliano, l’HaTikva. Alle 18, nelle piazze maggiori delle città israeliane, sono state accese candele in memoria dei…
Spade di ferro giorno 31. Un bilancio, a un mese di distanza
Memoria di un meseÈ passato un mese. Il 7 ottobre scorso, poco prima dell’alba, una pioggia di missili partiva da Gaza in direzione di Israele. In una ventina di punti veniva la barriera di sicurezza (che marca un confine internazionalmente riconosciuto, ricordiamolo) veniva abbattuta con esplosivi e bulldozer e circa 3000 terroristi di Hamas, Jihad Islamica e anche del braccio…
La staffetta italiana della solidarietà. L'esempio virtuoso del ristorante a Tel Aviv
“Am Echad, Lev Echad”. Così si può sintetizzare l’immensa macchina della solidarietà che si è attivata subito dopo i massacri del 7 ottobre. Migliaia di israeliani si sono attivati per aiutare sia i rifugiati che soldati richiamati al fronte. In questa complessa rete di volontariato, la comunità ebraica italiana sta facendo la sua parte, soprattutto a Tel Aviv, dove vive…
Alla ricerca delle gocce dell’oceano
“Ori è ovviamente un mondo intero, ma sappiamo anche che è una goccia nell'oceano”. L’ha detto il capo di stato maggiore Herzi Halevi a proposito della liberazione del soldato semplice Ori Megidish, la settimana scorsa, in una drammatica operazione notturna, frutto di decisioni complesse e molti rischi ma con un lieto fine. In questo “oceano”, le “gocce” sono almeno 242.…