Nuove tecnologie che porteranno una luce a decine di ambasciatori ONU impegnati in sfide nel campo della medicina, delle risorse idriche, del cibo e molto altro.
Così le principali aziende hi-tech israeliane hanno definito i propri nuovi progetti, presentati sabato scorso a New York in un evento alla presenza dell’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, e di Karin Meir Rubinstein, CEO e presidente di Israel Advanced Technology Industries (IATI).
“Grazie alla creatività e all’innovazione, le aziende israeliane forniscono soluzioni ai maggiori problemi del mondo odierno – ha detto Erdan – Ciò aumenterà notevolmente le possibilità di espandere la cooperazione economica di Israele con questi paesi e di portare le nostre soluzioni ai loro cittadini”.
L’incontro segue l’ampio sostegno alle Nazioni Unite su una proposta, avviata dalla delegazione diplomatica israeliana, volta a promuovere tecnologie agricole nei paesi in via di sviluppo e nelle aree di siccità e carestia in cui operano gli ambasciatori.
La serata è stata poi arricchita dall’accensione collettiva della Hanukkià, a cui ha preso parte anche l’ambasciatore marocchino all’ONU, Omar Hilal, come segno anche degli sviluppi dicooperazione economica tra Israele e Marocco.