Noa Argamani, la ragazza rapita il 7 ottobre e divenuta simbolo di quella terribile giornata, è tornata a casa sabato grazie ad un’operazione speciale di estrazione da parte dell’IDF dalla prigionia di Hamas. La ragazza ha incontrato martedì Ditza Or, la madre del suo compagno Avinatan Or, rapito con lei durante il massacro del 7 ottobre al Nova Festival e ancora nelle mani dei terroristi. Sono passati quasi 250 giorni dal loro rapimento, che è stato filmato dai terroristi e diffuso sui social media, diventando un simbolo della violenza contro Israele. Argamani è stata separata con la forza dal suo fidanzato e portata su una motocicletta nella Striscia di Gaza.
La foto delle due donne che si abbracciano ha fatto il giro del web, emozionando tutti coloro che hanno atteso, e ancora attendono, il ritorno della coppia dalla prigionia. “Questa foto commovente mi è stata inviata dalla meravigliosa donna Ditza Or, la madre di Avinatan”, si legge in un post su Facebook. “Finalmente incontro Noa Argamani, la fidanzata di Avinatan che è stata rapita insieme a lui”.
Argamani è stata dimessa dal Sourasky Medical Center di Tel Aviv martedì dopo essere stata sottoposta a una serie di test. Sua madre Liora, malata terminale di cancro, rimane tuttavia ricoverata in ospedale.