“Con Paolo Rossi se ne va anche una parte di me. Un gentiluomo. Tanti mi hanno chiesto come fosse in campo. Il giocatore lo abbiamo visto: chi può vantarsi di aver segnato una tripletta al Brasile in un Mondiale? Un arbitro apprezza i campioni, ma ancor di più gli uomini”. Sono le parole dell’arbitro internazionale Abraham Klein, il direttore di gara della mitica sfida Italia-Brasile 3-2 al Mundial ’82 che permise agli azzurri di volare in semifinale. “Rossi l’ho incrociato in quattro grandi partite, la prima nel 1978 contro l’Argentina al Mondiale, quando segnò Bettega. Beh, Paolo non è mai venuto una volta da me a lamentarsi – spiega l’ex arbitro israeliano a ‘La Repubblica’-. Avevo l’abitudine di prendere informazioni sui giocatori che avrei dovuto arbitrare: chiamavo qualche amico, mi facevo inviare i giornali, studiavo, non avevo mica Youtube”. “Di Rossi sapevo ad esempio che poteva sbucare all’improvviso da una mischia in area, più veloce anche del mio occhio. Ma che non mi avrebbe mai creato problemi nella gestione della partita, mentre magari con Gentile avrei dovuto essere sempre attento, sempre vicino all’azione. Vi confesso: ho amato Paolo. Grazie a lui, sono entrato anche io nella leggenda”, conclude. (Spr/Adnkronos)