Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali dei fratelli Hallel (21 anni) e Yagel Yaniv (19 anni), che sono stati uccisi domenica in un attacco terroristico mentre attraversavano la città di Huwara, nella West Bank. La cerimonia, che si è svolta nel cimitero militare del Monte Herzl, ha visto la partecipazione del Rabbino capo ashkenazita David Lau, di quello sefardita Yitzhak Yosef e di diversi ministri e membri della Knesset.
Poco prima dell’inizio della funzione, i genitori dei due fratelli hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa. “Le parole non possono descrivere questo disastro”, ha detto la loro madre, Esti Yaniv. “Invece di accompagnare i ragazzi sotto la chuppah, dobbiamo seppellirli”. “Ho detto ai miei figli che rimarremo una famiglia unita. Così come il popolo di Israele, grazie alla volontà di Dio. Spero solo che il popolo sarà unito, siamo tutti fratelli” ha affermato la madre lanciando un chiaro messaggio: quello dell’unità.
Durante il funerale si sono susseguiti diversi discorsi, tra cui quello struggente della sorella Rachel. “Stiamo cercando di accettare la dura notizia che Dio ci ha dato ieri”, ha detto la sorella delle vittime. “Stiamo attraversando tempi non semplici. Ma siamo forti e il popolo ebraico ha attraversato tante altre cose difficili. Sono sicura che riusciremo a sopportarlo”.
Rav Eliezer Melamed, rabbino dell’insediamento di Har Bracha, dove vive la famiglia Yaniv, ha sottolineato come il destino del popolo ebraico è sempre stato “portare la bandiera della moralità e portare una benedizione al mondo, non siamo tornati nella nostra terra per espropriare gli arabi delle loro proprietà, ma per aggiungere benedizioni al mondo”, facendo un chiaro riferimento ai disordini di domenica notte a Huwara. “Chiunque si alzi contro di noi, lo combatteremo e vinceremo – tutto entro i confini della legge, attraverso l’esercito e la polizia” ha concluso.
“L’intera nazione di Israele si è riunita per rendere l’ultimo omaggio a questi due angeli, Yagel e Hallel Yaniv. Erano uomini di fede e valori, sempre primi a fare volontariato. Si sono distinti nella loro Torah, nella loro dolcezza, nella loro onestà, nel loro amore per Israele. – ha dichiarato Uri Pinsky, capo dell’Associazione Hesder Yeshivot – Piangiamo tutti insieme alla famiglia e mandiamo un grande abbraccio per rafforzarli in questi momenti insopportabilmente difficili.”
Secondo le ricostruzione dell’IDF, i due ragazzi stavano andando alle loro yeshivot quando un terrorista palestinese si è schiantato contro la loro auto a Huwara e ha sparato contro di loro almeno 12 proiettili a bruciapelo, uccidendoli. Le riprese successive all’attentato hanno mostrato l’auto crivellata di colpi. Le prime indagini hanno suggerito che il terrorista abbia approfittato di un ingorgo in autostrada per portare a termine l’attacco.
Non è la prima volta che avvengono attentati lungo la Route 60 a Huwara, infatti questa è l’unica città palestinese attraverso la quale gli israeliani viaggiano regolarmente per raggiungere gli insediamenti nel nord della regione di Giudea e Samaria.