La possibilità di un accordo di pace tra Arabia Saudita e Israele sembra essere sempre più reale. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha fatto la sua prima apparizione a Gerusalemme lunedì, non di persona ma su un cartellone pubblicitario. Manifesti giganti hanno infatti fatto il giro delle città israeliane raffiguranti il principe Mohammed che stringe la mano al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con sullo sfondo una bandiera israeliana con il messaggio “Israele è pronto”. I cartelloni pubblicitari sono apparsi anche in diverse località di Tel Aviv e su alcuni mezzi di lavoro a Washington DC dove si è recato in queste ore il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per discutere della prossima fase dell’accordo di tregua con Hamas. I cartelli fanno parte di una campagna pensata dalla Coalizione per la Sicurezza Regionale, un gruppo di leader della sicurezza degli affari israeliani formato dopo il 7 ottobre per sostenere un’alleanza di difesa regionale contro l’Iran e i suoi alleati. “Questa è la prima volta che il principe ereditario, Mohammed bin Salman MBS, appare sui cartelloni pubblicitari in Israele” ha detto Lianne Pollak-David, tra i fondatori della Coalizione per la sicurezza regionale ed ex consigliere del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano.
Il gruppo ha invitato il presidente americano e il sovrano saudita de facto a “rimodellare la storia”. “La normalizzazione saudita-israeliana trasformerà il Medio Oriente, assicurando il nostro futuro condiviso contro l’aggressione iraniana e l’instabilità regionale. È tempo che le forze moderate si uniscano”, ha detto il gruppo in una dichiarazione. “È tempo di un nuovo ordine regionale, il momento giusto è ora. Noi siamo pronti. Israele è pronto”. Il gruppo ha citato nella dichiarazione un sondaggio condotto il mese scorso con l’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale di Tel Aviv, che ha rilevato che il 72,5% degli israeliani sostiene un piano guidato dagli Stati Uniti che collega il ritorno degli ostaggi, la normalizzazione saudita, un’alleanza di sicurezza regionale contro l’Iran e un “percorso verso la separazione palestinese”. Il gruppo sostiene il graduale distacco dei palestinesi da Israele, piuttosto che la rapida creazione di uno Stato palestinese indipendente. “Israele è pronto a dichiarare un percorso di separazione dai palestinesi in modo graduale e sicuro come parte di un accordo regionale”, ha detto Pollak-David.