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    ISRAELE

    L’IDF rivela: i sei ostaggi hanno combattuto contro i terroristi di Hamas fino alla fine

    Le Forze di Difesa Israeliane hanno recentemente riferito che i sei ostaggi israeliani, giustiziati dai loro rapitori di Hamas a Gaza circa 10 giorni fa, avevano tentato di combattere i loro assassini fino alla fine. Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari ha informato le famiglie degli ostaggi – Hersh Goldberg-Polin, Ori Danino, Eden Yerushalmi, Almog Sarusi, Alexander Lobanov e Carmel Gat – delle difficili condizioni in cui sono stati tenuti i rapiti, raccontando del loro coraggio nei loro ultimi momenti prima di essere giustiziati. La notizia è stata diffusa da Channel 12 e Channel 13. Hagari, che secondo quanto riportato ha incontrato le famiglie nell’ultima settimana, ha descritto come i risultati iniziali dell’indagine dell’esercito sull’incidente abbiano portato alla luce dettagliatamente le dure condizioni in cui i sei sono stati tenuti durante la prigionia, mostrando alle famiglie le prove dall’interno del tunnel dove sono stati uccisi.
    L’IDF ritiene che i sei siano stati uccisi circa un giorno prima che l’IDF arrivasse al tunnel, dunque il 31 agosto, secondo quanto riportato sul rapporto. “Si ritiene che molti dei sei si siano difesi e abbiano lottato contro i terroristi che hanno poi sparato loro”. Channel 13 ha citato i risultati forensi dell’indagine che evidenziano come “Hersh, Ori, Alex e Almog hanno difeso Eden e Carmel”. I sei israeliani sono stati tenuti in un tunnel piccolo e molto stretto. La capienza infatti avrebbe potuto ospitare massimo due persone, come evidenziato dal rapporto. “Non c’erano prese d’aria e gli ostaggi avevano difficoltà a respirare – si legge nel report – Non c’erano servizi igienici o docce nel tunnel e gli ostaggi si potevano lavare con l’acqua delle bottiglie da cui bevevano”. Nel tunnel sono state trovate inoltre barrette proteiche, ma i detenuti avevano pochissimo cibo, è emerso infatti che tutti e sei avessero perso parecchio peso, al punto che Yerushalmi pesava solo 36 chilogrammi prima di essere uccisa.
    “C’era un generatore e una piccola torcia che non sempre funzionava, un set di scacchi, strumenti per scrivere e taccuini” prosegue la ricerca. L’IDF avrebbe poi consegnato i taccuini alle rispettive famiglie, come riportato da Channel 12. I corpi dei sei ostaggi sono stati recuperati dall’IDF nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, un’autopsia iniziale datata 1° settembre ha rilevato che tutti e sei sono stati colpiti più volte a distanza ravvicinata due o tre giorni prima del ritrovamento. La scorsa settimana, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha condiviso che gli assassini di Hamas avevano ucciso i sei israeliani “a sangue freddo, sparando loro alla nuca”. Si ritiene che ad oggi altri 97 ostaggi, rapiti durante l’assalto di Hamas del 7 ottobre, siano ancora detenuti a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 morti confermati dall’IDF.

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