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L’ex ostaggio Emily Damari ha finalmente visitato il Muro Occidentale, a Gerusalemme, 500 giorni dopo essere stata rapita da Hamas il 7 ottobre 2023. “Nell’oscurità e nell’isolamento ho avuto un momento di luce. – ha detto Emily – Alla vigilia di Yom Kippur sono riuscita ad ascoltare la radio. Mi sono commossa nel sentire le preghiere trasmesse dalla piazza del Muro Occidentale, specialmente perché tutti i presenti le avevano indirizzate proprio a noi. Mi ha dato forza. Mi ha dato la speranza di andare avanti”. Emily, rilasciata quasi un mese fa, dopo 471 giorni di prigionia, ha recitato la benedizione “Birkat HaGomel” e il Salmo 100 (“Un salmo di ringraziamento”) per esprimere gratitudine per la sua liberazione.
La Western Wall Heritage Foundation ha regalato a Emily una collana con un ciondolo del Muro del Pianto per simboleggiare il “legame indissolubile tra il popolo ebraico, il Muro e la fede”. E’ stata poi accompagnata in un tour degli scavi e delle mostre recentemente aperte nei tunnel. “Il Muro Occidentale, che ha assistito in questi mesi a molte preghiere e lacrime, oggi ha avuto il privilegio di vedere tramutare quelle lacrime di nostalgia in lacrime di gioia e gratitudine – ha affermato la Western Wall Heritage Foundation in un comunicato – Ma i nostri cuori soffrono ancora. Non smetteremo di pregare e di credere che le porte del cielo si apriranno e che tutti gli ostaggi torneranno presto a casa”.